In questi giorni avevamo dato conto del caos interpretativo legato al dettato testuale dell'articolo 4 del Decreto Fiscale collegato alla Manovra economica, che dovrebbe essere presentata a breve al Parlamento. Il problema nasceva dal fatto che non era chiaro se il riferimento ai 1000 euro cancellabili automaticamente fosse da interpretare come tetto massimo della cartella comprensivo di capitale, interessi o sanzioni. Oppure occorreva tenere conto solo dell'importo della quota capitale. Ora, come mette in evidenza "Il Sole24ore", i tecnici dell'Agenzia delle Entrate hanno provveduto a fornire una sorta di interpretazione autentica della norma in questione.

L'occasione per questo necessario chiarimento è stata l'audizione del nuovo Direttore dell'Agenzia delle Entrate, Antonino Maggiore, di fronte al Senato proprio sul Decreto Fiscale.

L'interpretazione dei tecnici

In pratica, i tecnici dell'Agenzia delle Entrate hanno definitivamente chiarito che ad essere cancellati sono gli importi iscritti a ruolo e non le cartelle esattoriali. Per essere chiari questo significa che se tra i cosiddetti carichi affidati dal 2000 al 2010 all'Agente della Riscossione siano presenti delle cartelle esattoriali che contengono importi iscritti a ruolo per imposte diverse, tutti però inferiori ai 1000 euro, verranno comunque annullati automaticamente anche se complessivamente l'importo da pagare è superiore ai 1000 euro.

In pratica, viene stravolta la famosa battuta di Totò. In questo caso la somma non fa il totale.

Un'esempio numerico chiarificatore

Un esempio dovrebbe eliminare ogni dubbio residuo. Sappiamo che all'interno della Pace Fiscale o Condono Fiscale che dir si voglia, viene ricompreso un po' tutto. Dal bollo auto, alla Tari e alla Tasi e, ovviamente le multe stradali.

Se, per esempio, un contribuente non ha pagato la Tari per quattro anni di fila il Comune farà iscrivere a ruolo gli arretrati e incaricherà l'Agente della Riscossione di notificare la cartella esattoriale al contribuente - debitore. Se ipotizziamo che la Tari annuale dovuta dal contribuente sia pari a 400 euro annui il totale complessivo sarà di 1600 euro. Quindi molto superiore al tetto dei 1000 euro. Senza contare sanzioni ed interessi. Dato che il dettato normativo parla espressamente di "importi iscritti a ruolo" e non di valore complessivo della cartella esattoriale, questi rappresentano il fattore discriminante. E nel nostro esempio sono tutti inferiori ai 1000 euro. Di conseguenza, la cartella verrà annullata automaticamente dall'Agente della Riscossione, come si dice, "ex lege".

Si amplia la platea dei beneficiari

Questa interpretazione fornita dal Direttore dell'Agenzia delle Entrate Antonino Maggiore nel corso della sua audizione di fronte al Senato ha come risultato immediato quello di ampliare enormemente la platea dei potenziali beneficiari. Infatti, come riferisce sempre "Il Sole24ore", in base a questi criteri dovrebbero essere cancellate automaticamente qualcosa come 12 milioni di cartelle esattoriali presenti nel magazzino crediti dell'Agente della Riscossione. In termini assoluti si tratterebbe, comunque, di una perdita di gettito contenuta per l'Erario. Sui cinque anni la stima fornita dal Direttore Maggiore è di circa 500 milioni di euro rispetto ai carichi affidati che ammonterebbero a ben 32 miliardi di euro.