Lo scorso 5 novembre 2018 è stata presentata ai rappresentanti sindacali dei lavoratori del Fisco la nuova Convenzione tra Agenzia delle Entrate e Ministero dell'Economia. Questa è stata anche l'occasione per fare il punto sul contrasto all'evasione fiscale e annunciare una partnership tra Agenzia delle Entrate e Guardia di Finanza, che da quest'anno e per altri due anni 2019 e 2020 procederanno, per la prima volta, in maniera congiunta all'attività di accertamento fiscale. Si stima che nel corso di questo triennio dovrebbero essere effettuati almeno 230 mila controlli.
Gli obiettivi dell'Agenzia delle Entrate
Di fatto, questa nuova campagna di contrasto all'evasione fiscale è già iniziata. Dall'inizio del 2018, infatti, sarebbero stati effettuati già almeno 60 mila accertamenti su altrettante aziende e lavoratori autonomi. Anche perché, per la fine di quest'anno, l'obiettivo dell'amministrazione finanziaria è quello di recuperare a tassazione quasi 17 miliardi di euro esclusivamente dal contrasto all'evasione fiscale. Mentre per il prossimo anno l'obiettivo posto è leggermente inferiore. Infatti si stima di recuperare circa 14,5 miliardi di euro dalla lotta all'evasione. Viene, inoltre, precisato che almeno 1 miliardo e 400 milioni di euro di maggiori entrate per l'Erario dovrebbero essere garantite da 1 milione e 800 mila lettere di compliance che dovrebbero essere recapitate ad altrettanti contribuenti le cui dichiarazioni dei redditi hanno evidenziato delle anomalie.
Il contrasto all'evasione dell'IVA
Secondo quanto risulta al quotidiano economico Italia Oggi, il principale obiettivo per questa parte finale del 2018 è potenziare ulteriormente i mezzi di contrasto all'evasione dell'Iva. In particolare, i controlli si dovrebbero concentrare su quella tipologia di contribuente meno collaborativa e trasparente.
E che, quindi, viene considerata maggiormente a rischio di evasione. Su questo tipo di controlli, inoltre, dovrebbe essere testata l'efficacia dell'azione congiunta tra Agenzia delle Entrate e Guardia di Finanza. Per effettuare questa analisi verrà determinato un preciso indicatore costituito dal numero di soggetti che vengono interessati dall'analisi congiunta dei due enti.
Come accennato sopra i controlli congiunti per quest'ultimo scorcio del 2018 dovrebbero fermarsi a 60 mila. Ma dovrebbero certamente salire a 80 mila il prossimo anno, per raggiungere quota 90 mila nel 2020. Appunto per un totale di 230 mila controlli annunciati nel corso della presentazione della Convenzione tra Ministero dell'Economia e Agenzia delle Entrate. Nello stesso tempo dovrebbe essere portata a termine la sperimentazione del Risparmiometro.