Importante vertice ieri al Ministero dell’Economia tra i tecnici ed i rappresentanti della Commissione Finanze di Montecitorio, dell’Agenzia delle Entrate e dell’Agenzia delle Dogane. Argomento la proposta di legge 1074 sulle semplificazioni fiscali, conosciuta anche come proposta “Ruocco-Gusmeroli”, i due firmatari della proposta. Dopo il lungo lavoro della Commissione Finanze e dopo il summit di ieri che ha cercato di definire meglio molti dei punti salienti della proposta, tutto è pronto per l’approdo in aula dell’atto e per la sua eventuale approvazione.
Molte le novità in materia fiscale che il provvedimento vuole riversare nel nostro ordinamento fiscale a partire da uno slittamento delle scadenze per l’invio telematico delle dichiarazioni dei redditi. Vediamo cosa è successo ieri al vertice e cosa prevede adesso nello specifico la proposta di legge di Alberto Gusmeroli e Carla Ruocco, parlamentari rispettivamente della Lega e del M5S.
Troppa burocrazia e troppi adempimenti
Come riporta il noto quotidiano “Italia Oggi” e come dicevamo in premessa, la proposta approderà in aula per iniziare il vero percorso di entrata in vigore con la prima lettura. Come sottolineano i due parlamentari, quello che reputano essere un autentico cantiere sulla semplificazione degli adempimenti fiscali a cui sono chiamati i contribuenti, riprende il suo cammino.
Meno burocrazia e meno adempimenti richiesti, questo l’obbiettivo della proposta che mira a semplificare la normativa fiscale oggi vigente. Un primo aggiustamento richiesto riguarda la novità fiscale più importante di questi ultimi mesi, la fattura elettronica. Si richiede una specie di moratoria che allunghi il termine delle sanzioni per la fatturazione elettronica, anche se su questo argomento dalla Commissione Finanze fanno sapere che speranze di un immediato correttivo siano ridotte al lumicino visti i tempi ristretti.
I punti cardine della proposta di legge 1074
Una delle problematiche più diffuse e più sofferta da parte di molti addetti ai lavori, commercialisti in prima linea, resta senza dubbio la liquidazione periodica dell’Iva (Lipe). Un adempimento per il quale da tempo le associazioni dei commercialisti chiedono addirittura l’abrogazione.
La proposta di legge in recependo l’insofferenza del settore a questo adempimento, mira ad un correttivo. Non potendo eliminare del tutto l’adempimento per i costi esorbitanti che andrebbe a sostenere lo Stato (le stime parlano di 1,5 miliardi di euro a carico dell’erario), si propone di sopprimere solo la quarta Lipe, in concomitanza di quando comunemente si presenta la dichiarazione cioè il 28 febbraio. In aiuto alle richieste di Caf e professionisti del settore, si punta a spostare dal 31 ottobre al 30 novembre il termine ultimo per la trasmissione telematica delle dichiarazioni reddituali. Si prosegue inoltre, nel lavoro di digitalizzazione degli adempimenti, con un autentico addio ai libri contabili cartacei e da stampare, cioè libro giornale e libro inventario per i quali continuerà l’obbligo della tenuta cartacea solo in sede di verifica.
Per il versamento delle Tasse e delle imposte, si spinge verso l’ampliamento delle cose da pagare con l’F24 che diventerà grosso modo, l’unico modello utile al versamento delle tasse da parte dei contribuenti. Il modello 770 in base alla proposta deve essere eliminato, con tutte le info in esso contenute che confluiranno nelle Certificazioni Uniche presenti nei cassetti fiscali dei contribuenti. Infine, il cosiddetto “esterometro” diventerà strumento con adempimento annuale. Un passo avanti nella trattativa che viene confermato anche da ciò che ha fatto proprio ieri il Ministero dell’Economia che ha spostato la scadenza prevista per il 28 febbraio, al 30 aprile. Segno evidente questo che le problematiche relative a questo adempimento non sono circostanziate alle rivendicazioni degli addetti ai lavori.