Sicuramente il saldo e stralcio è uno dei provvedimenti di carattere fiscale più importanti tra quelli che il Governo ha varato tra manovra di Bilancio e decreto fiscale. Infatti stando ai numeri, sarebbero già 22mila le richieste di adesione a questa sanatoria da parte dei contribuenti che hanno utilizzato la presentazione diretta presso gli sportelli territoriali dell’Agenzia delle Entrate o tramite la Posta Elettronica Certificata (Pec). Da oggi 1° marzo invece, si apre un’altra possibilità per quanti volessero ancora aderire a questa possibilità, cioè la presentazione telematica tramite il meccanismo del “fai da te”.

Che si utilizzi un Pc piuttosto che un tablet o addirittura uno smartphone, la domanda di adesione al saldo e stralcio può essere presentata da tutti i contribuenti autonomamente.

La procedura tramite il sito delle Entrate

Per poter sfruttare la presentazione telematica dell’adesione al saldo e stralcio dei debiti fiscali, occorre collegarsi al sito web del concessionario alla riscossione, cioè Agenzia delle Entrate-Riscossione. La misura si rivolge a persone fisiche che hanno debiti fiscali e contributivi e che si trovano in situazioni di disagio economico. Nello specifico la misura è appannaggio di soggetti in grave e comprovata situazione di disagio economico e reddituale. Comprovata perché occorre essere in possesso di una certificazione Isee in corso di validità dove si attesti la reale situazione di disagio.

Proprio in base all’Isee, il concessionario stabilirà quanto dovranno pagare i contribuenti che decideranno di aderire, per poter sanare la propria posizione pendente. La misura prevede tre diverse aliquote, che in pratica sono le percentuali del debito che occorrerà pagare per vedersi cancellate del tutto la propria situazione debitoria oggetto del saldo e stralcio.

Il meccanismo della misura e delle domande

La misura si applica ai debiti fiscali e contributivi che hanno trovato affidamento alla riscossione tra il 2000 ed il 2017. L’Isee del richiedente e del suo nucleo familiare non deve superare i 20mila euro per poter essere ammessi al benefit. Le tre aliquote, di cui parlavamo prima, vanno dal 16 al 35% in base al valore dell’Isee.

Per aggiustare la propria situazione debitoria una volta accolta l’istanza, l’importo totale del debito, già al netto di sanzioni ed interessi sarà ridotto pertanto al 16, al 25 ed al 35%. La scadenza delle domande è fissata al 30 aprile 2019. Il sito di riferimento per l’adesione con il fai da te è “agenziaentrateriscossione.gov.it”. Sul sito è stata creata un'area a tema che consentirà ai cittadini di presentare la domanda. Occorre cliccare sul tasto “presenta la domanda” e successivamente compilare il modulo di domanda che è il modello SA-ST. Oltre ai dati anagrafici del richiedente occorrerà inserire il numero delle cartelle e degli avvisi che si vogliono sanare. Inoltre occorre riportare tutti i dati richiesti che andranno estrapolati dalla Dsu (dichiarazione sostitutiva unica) che serve per richiedere l’Isee del quale occorrerà indicare anche il numero di protocollo Inps. La misura offre al contribuente la possibilità di pagare in soluzione unica o in 5 rate. La scelta andrà fatta proprio in sede di compilazione della domanda on line.