Nella Gazzetta Ufficiale n° 233 uscita venerdì scorso, cioè il 4 ottobre 2019, è finito il decreto sull'Isee precompilato, la novità che riguarda milioni di famiglie che annualmente richiedono il documento che garantisce loro di accedere alle più svariate misure assistenziali. Il decreto è quello del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, uscito il 9 agosto 2019 che prevedeva appunto, il via alla sperimentazione della nuova Dsu precompilata. Tutto partirà dal prossimo 1° gennaio, con l'Inps che provvederà a sistemare la procedura tecnica del suo sito mettendo a disposizione di chi ha credenziali di accesso ai suoi servizi telematici, Spid o credenziali dell'Agenzia delle Entrate, la dichiarazione sostitutiva unica precompilata.

La domanda che adesso molti si pongono è la stessa che ha interessato quelli che erano soggetti interessati dalla nascita delle dichiarazioni dei redditi precompilate (modello 730 o modello PF). Quali dati verranno già inseriti nella Dsu precompilata? Come riportano molti media che hanno dato spazio alla notizia della pubblicazione in Gazzetta del decreto, probabilmente saranno pochi i dati inseriti preventivamente. Come riporta "Italia Oggi", uno dei quotidiani più letti da commercialisti e professionisti, si può parlare di dichiarazione precompilata, "ma dai contribuenti".

I dati da inserire nella dichiarazione sostitutiva

La Dsu, che è acronimo di dichiarazione sostitutiva unica altro non è che il modello di dichiarazione propedeutico al rilascio dell'Isee da parte dell'Inps, al cittadino richiedente.

Da anni quanti ricorrono all'Isee (secondo i dati, oltre 6 milioni di italiani ogni anno), hanno a che fare con la Dsu, nella quale vanno ad indicare i redditi, i patrimoni immobiliari, i patrimoni mobiliari e le auto possedute. Tutti questi dati devono riguardare sia il richiedente che tutte le altre persone presenti nel nucleo familiare.

Secondo Italia Oggi, sono 14 le voci che in genere vanno indicate nella compilazione della Dsu. Nella imminente versione precompilata che i cittadini si troveranno già pre-caricata sul sito dell'Istituto Nazionale di Previdenza Sociale, saranno inserite solo 5 di queste 14 voci. Inoltre, questi dati saranno già inseriti solo per coloro che hanno già presentato la dichiarazione sostitutiva unica negli anni 2016, 2017 e 2018.

Inoltre, sembra che la sperimentazione non sarà avviata a macchia d'olio, perché di quegli oltre 6 milioni di richiedenti l'Isee, solo alcune migliaia di famiglie potranno utilizzarla inizialmente.

Come si accederà alla precompilata

In base a ciò che prevede il decreto, oltre alle credenziali d'accesso Inps, Agenzia delle Entrate o del Sistema Pubblico di Identità Digitale, per accedere alla precompilata occorrerà inserire correttamente anche Spid alcuni dati relativi a ciascun componente del nucleo familiare. Come dicevamo, sono 14 le voci che il richiedente l'Isee in genere inserisce nella sua Dsu. Composizione del nucleo familiare, assegni periodici, eventuale mutuo residuo, libretti delle auto di proprietà, presenza di soggetti invalidi nel nucleo e soldi detenuti all'estero sono tra le voci da inserire insieme a quelle di cui parlavamo in precedenza che riguardano redditi e patrimoni immobiliari e mobiliari del nucleo familiare.

In buona sostanza nella Dsu precompilata ci saranno i dati relativi a dati anagrafici, redditi da lavoro, redditi da pensione, case di proprietà e saldo conto corrente. Per gli altri si dovrà intervenire da soli a meno che non si chieda espressamente all'Inps di inserire altri dati. Una facoltà offerta agli utenti che però è limitata a poche altre voci, tra le quali la composizione dle nucleo familiare, l'eventuale presenza di disabilità in famiglia e le auto di proprietà di tutto il nucleo familiare. In parole povere, un avvio piuttosto complicato per l'Isee precompilato.