Buon Natale”, questo è stato il primo SMS della storia inviato su un telefono cellulare il 3 dicembre 1992 da Neil Papworth, ingegnere britannico impiegato presso l'azienda tecnologica Sema che sperimentò con il proprio computer l’invio di un augurio natalizio ad un Orbitel 901, quando i dispositivi mobili non avevano ancora la tastiera.

Il mittente del primo SMS spiega che la tecnologia di testo era stata ideata al fine di trovare un "modo intelligente ed innovativo" per comunicare con i colleghi tramite brevi messaggi testuali: "è stato abbastanza sorprendente - confessa Papworth - assistere alla crescita dell’SMS, passato da uno strumento usato dagli assistenti per contattare i manager ad applicazioni sempre più innovative di messaggi testuali da 160 caratteri, dai sistemi di votazione nell'ambito di trasmissioni televisive, al tracciamento di veicoli o pacchi postali passando per informazioni riguardanti i voli aerei commerciali".

Inizialmente, non esisteva alcuna teoria sull’impatto che un'invenzione simile avrebbe potuto avere sul modo di comunicare a diversi livelli, solo al decimo anno di diffusione, continua Papworth, è arrivata la certezza che si trattava di "qualcosa di grande".

Un’evoluzione durata per molti anni con ben 8mila miliardi di messaggi in circolazione, inviati soprattutto dai giovani di fascia compresa  tra i 18 e i 25, 133 messaggini a settimana.

Un servizio che attualmente sta registrando un rallentamento per via dell’introduzione dei servizi di social messaging gestibili su Smartphone e tablet come WhatsApp, Blackberry Messenger (BBM), iMessenger, Google Talk e MSN Messenger, per non parlare delle app dedicate ai social network come facebook, linkedin, twitter e pinterest.