Windows XP verrà chiuso da Microsoft l'8 aprile del 2014. C'è grande preoccupazione per questa decisione, poiché il sistema operativo nato nel 2001 è attualmente utilizzato non solo da numerosi utenti privati, ma soprattutto da gran parte degli uffici della Pubblica Amministrazione, dagli enti ospedalieri, ed è presente anche come sistema di funzionamento dei Bancomat.

Microsoft ha invitato gli utenti ad effettuare il passaggio a Windows 8, ma finora quest'appello non ha avuto grande seguito e molti sistemi continuano ad usare Windows XP che presto non riceverà più aggiornamenti. In questo senso, si teme un massiccio attacco hacker che potrebbe mandare in tilt il funzionamento di numerose aziende pubbliche e private. Windows XP è praticamente sotto i nostri occhi tutti i giorni: basti pensare ai monitor che mostrano gli orari negli aeroporti e nelle stazioni. Finora, poche persone hanno provveduto al passaggio ad un altro sistema operativo, perché il buon caro XP funziona bene e, come sistema generale, non è obsoleto. Lo diventerà, però, in termini di protezione antivirus.

Carlo Mauceli, responsabile della Microsoft per l'Italia nel settore della digitalizzazione, afferma che ci sono parecchie aziende pubbliche e private che si sono messe al passo coi tempi, ma lancia l'allarme per quanto riguarda l'immobilismo delle Pubbliche Amministrazioni e dei servizi sanitari.

L'allarme sembra meno grave per i Bancomat, i quali sono stati aggiornati con una versione 'Embedded' che dovrebbe durare fino al 2016. L'ansia per la chiusura di Windows XP non riguarda solo l'Italia, ma anche l'estero. Il Wall Street Journal, infatti, ha reso noto che il vecchio sistema operativo è ancora presente su circa il 10% dei computer governativi americani, che corrisponde a centinaia di migliaia di dispositivi. Negli Stati Uniti si teme un massiccio attacco hacker a quei sistemi che contengono archivi e segreti riguardanti operazioni militari o strategiche legate al Paese.