L'universo delle startup è in continua crescita, e soprattutto negli Stati Uniti è un settore prolifico che garantisce non solo la formazione e lo sviluppo di nuove idee, ma anche l'introduzione di nuovi posti di lavoro. Per questo motivo, l'Unione Europea ha deciso di fare concorrenza allo strapotere americano, proponendo un nuovo progetto di nome Startup Europe Partnership (SEP) che si propone di affiancare i migliori imprenditori digitali, facendo crescere e sviluppare le loro idee su scala mondiale.
Molte Startup, in Europa, anche se si dimostrano competitive, si fermano poi di fronte all'enorme ostacolo rappresentato da una diffusione a livello mondiale. Per questo motivo, spesso restano confinate nell'ambito locale, non riuscendo a sfruttare al meglio un potenziale che potrebbe garantire profitti superiori in una dimensione internazionale. Ecco perché, attraverso il progetto SEP, le grandi aziende di telecomunicazione collaboreranno con i migliori startupper per realizzare dei piani produttivi in grado di sviluppare ulteriormente la nuova tecnologia, garantire l'accesso a nuovi investimenti e ottenere nuove acquisizioni per ampliare la struttura aziendale.
Ci sono, in Europa, numerose startup che con le loro sole forze sono riuscite a raccogliere fondi che hanno sfondato il muro del milione di euro. Alcune di esse sono diventate dei punti di riferimento nel mercato tecnologico del Vecchio Continente e sembrano ormai pronte a lanciarsi in un mercato globale. Spesso, però, siccome mancano le basi per garantirsi un ulteriore salto di qualità, gli ideatori e curatori delle migliori startup europee, decidono di spostare la base della loro attività negli Stati Uniti dove ci sono maggiori opportunità per accrescere il proprio progetto su scala mondiale. Con il progetto SEP, inserito nei piani di sviluppo dell'Unione Europea per il 2020, i migliori innovatori digitali saranno affiancati e sostenuti concretamente, affinché restino in Europa e da lì lancino la crescita dei loro progetti anche in ambito internazionale.
