Durante la seconda metà del 2014 Google ci ha deliziato con i suoi splendidi teasers, la pubblicazione delle linee guida del Material Design, e per la gioia dei possessori degli ultimi Nexus devices, un'anteprima del sistema operativo.


Nuova grafica, nuove animazioni, nuove piccole features ed un nuovo e promesso runtime, ART, che promette velocità e stabilità. Un sogno per gli appassionati che non vedevano tanti cambiamenti fin dal passaggio da Gingerbread ad Ice Cream Sandwich. La dev preview era chiamata solo L, un'alpha in via di perfezionamento ma già molto gradevole che aspettava di essere rilasciata ufficialmente. Non troppi problemi per essere un'alpha. Memory leaks, drain forse un po' eccessivi, ma tutto sommato un sistema abbastanza stabile per essere un'alpha. Un sistema tutto nuovo da assaporare fino in fondo.


Finalmente Google a fine ottobre mette in vendita il Nexus 6 ed il Nexus 9 e, come usuale per la sua politica, vengono finalmente rilasciate le sources del nuovo fiammante sistema operativo: Android 5.0, Lollipop. Da lì, l'aggiornamento graduale a tutti i dispositivi Google fino al 2012: Nexus 4, Nexus 7 2012, Nexus 5, Nexus 7 2013, Nexus 10.


Da quel momento in poi, non pochi problemi sono giunti; dai bugs più o meno fastidiosi e disparati, al famigerato ed irrisolto memory leak che colpisce la RAM, riempiendosi e rendendo il device col passare delle ore sempre meno scattante. Escono 5.0.1, 5.0.2 con diversi bugfixes e changelog infiniti, dimostrando che Google non era poi così pronta a rilasciare Lollipop così presto.


Esce 5.1. Tutti si aspettavano la risoluzione del bug memory leak, ma così non è stato. Un passaggio di versione con nuove api, nuove piccole features come la rete Wi-Fi selezionabile direttamente dal tile della status bar e cambiamenti grafici irrisori.


5.1.1 secondo i rumors sarebbe stata la versione definitiva? Hanno sbagliato. Il memory leak è ancora lì che aspetta di essere messo a bada, mentre sviluppatori esterni hanno pensato bene di risolvere il problema attraverso un modulo Xposed.


Vi starete chiedendo: «Perché questo timetravel? Non dovevamo parlare di Android M?» Eccoci qua, per dire che Android M (Muffin?) sarà probabilmente, e speriamo, il passaggio ad un sistema davvero stabile, perché ora come ora noi possessori Android con Lollipop, altro non siamo che beta testers in balia della non totale stabilità. Si parla di piccoli aggiornamenti grafici oltre al solito avanzamento di versione e features come selezionare autonomamente i permessi da dare alle applicazioni e la possibilità di controllare applicazioni tramite voce. Avremo finalmente un sistema stabile e degno di KitKat?