Ben presto i robot entreranno a far parte della nostra vita quotidiana, anche se in realtà in Giappone ciò è già una realtà visto che aiutano nelle faccende domestiche le persone sole. Il Cinema italiano ci ha visto lungo in tal senso, con il film del 1980 Io e Caterina, pellicola di e con il grande Alberto Sordi, dove Enrico (da lui interpretato), decide di chiudere i rapporti con diverse donne per dedicarsi anima e corpo a una cameriera robot. Caterina appunto. Certo, ci sono anche film americani che speriamo non ci abbiano visto troppo lungo, come Terminator (che proprio il prossimo luglio giungerà nelle sale con un quinto episodio), che paventa una guerra futura tra uomini e macchine diventate indipendenti.

Ma cinema a parte, che piaccia o no i robot sono e saranno una realtà con la quale confrontarsi. E l'ultimo prototipo con cui fare i conti è Biro. Anche se in realtà i conti li farai lui per noi, aiutandoci a risparmiare sulla bolletta della luce. Vediamo come funziona.

Il robottino inventato da un italiano che ci farà risparmiare sulle bollette del 30%

Come riporta Tgcom24, Biro è un umanoide alto 35 centimetri e provvisto di una scheda interna simile a quella dei cellulari, sulla quale sono conteggiati i consumi pregressi della famiglia. Grazie ai raggi infrarossi negli "occhi" studia per 30 giorni il volume dei dati della casa. Dall'accensione e spegnimento delle luci alla frequenza, dall'analisi dei dati relativi all'assorbimento energetico degli elettrodomestici alla dispersione di calore.

Il robot è fornito anche di Google Maps. Biro ha il compito di individuare eventuali cause di sprechi e indicare come essi si possono eliminare. Tanto con interventi di natura tecnica, come ad esempio ristrutturazioni e ammodernamenti dell'appartamento, quanto di natura umana, ossia gli sprechi dovuti alle cattive abitudini di chi vi abita.

In questo modo, promettono gli ideatori, la bolletta elettrica di una famiglia italiana, che mediamente si aggira intorno ai 580 euro annui, potrebbe arrivare a quattrocento; con un risparmio dunque di centottanta euro. Mica male no?

Gli ideatori di Biro

Va sottolineato che Biro è stato ideato da uno scienziato italiano, un abruzzese per la precisione: Marco Santarelli, collaboratore storico della compianta scienziata toscana Margherita Hack. E' stato coadiuvato da un team dell'Università di Chieti, del Cnr e dell'istituto Network. Provare per credere...e risparmiare.