Per le bollette di luce e gas, a parità di consumi, il mercato libero in Italia è decisamente più caro rispetto a quello tutelato con un divario di prezzi che può arrivare anche fino al 20%. L'ennesima conferma in merito è arrivata dall'ultima indagine sulle tariffe, riferite all'anno 2014, che è stata effettuata dall'Autorita' per l'energia elettrica, il gas ed il sistema idrico dopo che già per gli anni precedenti la tendenza era stata la stessa. Ecco perché, secondo l'opinione diffusa da parte di molte Associazoni dei Consumatori, a conti fatti in Italia il mercato libero dell'energia ad oggi ha ampiamente tradito le aspettative dei consumatori per quel che riguarda la possibilità di risparmiare sulle bollette di luce e gas.

Anzi, in accordo con quanto è stato messo in risalto dall'Aduc, l'Associazione per i Diritti degli Utenti e Consumatori, la situazione, nel confronto tra il mercato libero ed il mercato tutelato di luce e gas, sta peggiorando. Questo perché nel 2014 il divario medio di costo si è attestato sul 15-20%, con punte pari a +19% per le forniture di energia elettrica, mentre nel 2011 il divario di prezzo si era attestato al 12,8% sempre in accordo con l'indagine che al tempo è stata realizzata dall'Autorità per l'energia. Che fare allora?

Ebbene, al riguardo Vincenzo Donvito dell'Aduc sottolinea innanzitutto come il Governo italiano abbia deciso di abolire, a partire dalla data dell'1 gennaio del 2018, il mercato tutelato, e come di conseguenza ci sia ancora tempo per invertire una tendenza sfavorevole per gli utenti di luce e gas.

Secondo l'Associazione Aduc si dovrà necessariamente intervenire dal lato della legalità e da quello del monitoraggio con multe più salate a carico dei gestori che si macchiano di violazione della normativa, e nello stesso tempo una maggiore semplificazione nella gestione delle controversie per evitare in particolare che il cliente si trovi a subire il distacco della fornitura senza che prima venga fatta piena chiarezza sui reclami.