Gli smartphone di ultima generazione ci sono sempre piùutili in un numero crescente di situazioni della nostra giornata, in pratica ilcellulare che utilizzavamo solamente per chiamare o per mandare sms è ormai unlontano ricordo.
Grazie a nuove funzionalità, giochi e applicazioni pressoché infinite,l’utente finale utilizza il proprio smartphone sia per divertimento che perlavoro, ma anche per cercare notizie, informazioni, fare shopping o saperequando passerà il prossimo autobus.
Questo uso sempre maggiore mette in luce unproblema, l’autonomia della batteria del nostro dispositivo, difatti se molto èstato fatto per la ricerca di funzioni sempre più utili e futuristiche, pocorisalto è stato dato al fatto di mantenere carico ed efficiente lo smartphone.
Inbuona sostanza come sviluppo delle batterie siamo fermi a circa venti anni fa,momento in cui si è passato dal piombo agli ioni di litio. Attualmente con ilnostro smartphone in media riusciamo a coprire le 24 ore ma per aumentarequesta autonomia un team di ricercatori della Corea del Sud sta sviluppando unprogetto denominato Waldio, acronimo che sta per Write Ahead Logging Direc IO.
Waldio è il futuro per le batterie
L’attenzione di questi ricercatori è stata rivolta alla scrittura dei datisugli hard disk, sistema rimasto invariato da molti anni e che presenta moltepecche di efficienza. Si è visto infatti che ogni singola operazione dellosmartphone comporta scritture di dati che vengono archiviati nella memoria,molti dei quali sono inutili e comportano un consumo di energia crescente inproporzione alla complessità dell’operazione.
Invece con un metodo di scritturapiù efficiente si potrebbe consumare fino al 39% in meno di energia, creando unsistema di supporto alle memorie ram e rom che permetterebbe di non scriveredati sul file system. Per fare ciò devono essere utilizzati metodi alternativiin modo che vengano ridotte le operazioni di scrittura e lettura dei dati conun grande risparmio di spazio e consumo della batteria.