Lei ha "voglia di tornare a volare", oppure è una donna che "ha raggiunto dei risultati nella vita", ma che le amiche definiscono "una pazza". Sono alcune delle definizioni più comuni, unicamente al selfie d'ordinanza, che popolano le descrizioni dei profili dei siti d'incontri. In Italia sono molto comuni e chi dice di non averci mai dato uno sguardo, mente. Per ipocrisia è probabilmente secondo solo a quelli che li considerano "posti da sfigati", ma che non disdegnano di frequentarli per "farsi qualche risata". Varcando il Frejus o il traforo del Monte Bianco, o ancora passando la frontiera di Ventimiglia però il "pianeta-Francia " offre un panorama degli incontri online ancora più poliedrico.

Il bombardamento continuo su megacartelloni pubblicitari di siti d'incontri più o meno clandestini è diventato una caratteristica del panorama cittadino. E siccome sulle doti amatorie dei cugini transalpini sono stati scritti dei trattati, le politiche delle aziende che gestiscono questi siti sono sempre più aggressive.

Un mercato che cambia

A cambiare il mercato dei siti d'incontri ci ha pensato negli ultimi anni il sito adopteunmec.com (letteralmente, "adotta un tipo"), dove sono le donne a scegliere. I maschietti sono in mostra, generalmente come quarti di bue, e il simbolo stesso di questa azienda è una donnina stilizzata che mette nel carrello un omino. Con l'aggressività al femminle in nome della parità dei sessi, il sito ha raggiunto e insidiato realtà storiche del rimorchio online come meetic o badoo.

Il passaggio seguente è stato quello dei siti di incontri adulterini che sono fioriti dappertutto. Da Gleeden ad Ashley Madison, fino ad Adultfriendfinder, decine di migliaia di persone in Francia, paese dove la pressione sociale per essere in coppia regolare è comunque fortissima, si sono iscritte col sogno di scappatelle peccaminose (che però moltissimi definiscono ancora "ricerca dell'anima gemella").

Ovviamente sui gusti degli internauti, fintanto che questi restano nella legalità, nessuno si permette di sindacare. Quando però l'apparenza morigerata o il doppio discorso morale crollano, lì cominciano i guai.

Non solo Ashley Madison

Perché è di queste settimane lo scandalo del sito Ashley Madison profanato dai pirati informatici che hanno svelato al mondo i nomi e gli indirizzi di posta elettronica di migliaia di fedifraghi.

Qualcosa che in Francia, come forse in Italia, è stato considerato erroneamente un problema di altri. Magari degli americani. Questo fino a quando la Cnil, ovvero la "Commission Nationale de l'Informatique et des Libertés", un nome che non ha bisogno di traduzione, non ha sanzionato otto giganti d'incontri online: Meetic, Attractive World, Adopte un mec, Easyflirt, Rencontre obèse (incontri ciccioni, per amori di peso), Destidyll, Forcegay, Mektoube, Jdream, Feujworld, Marmite love, Gauche rencontre e Celibest. I controllori del ministero hanno scoperto che i siti in questione non chiedono agli utilizzatori il permesso di utilizzare i dati personali, non soprrimono, ma anzi continuano a utilizzare, i dati degli utenti che non sono più iscritti(con un bombardamento mail molto simile allo spamming, ad esempio), e non informano, fra l'altro della loro politica circa l'uso dei cookies.

I cookies sono piccoli file che i siti web salvano sul tuo disco rigido alla prima visita, ma che, adeguatamente usati possono dire tutto ai proprietari degli indirizzi che visiti. Al momento i siti transalpini in questione hanno 3 mesi per mettersi in regola e darsi un po' più di trasparenza anche di fronte ai propri utenti paganti. Ma questo ennesimo passo falso dimostra la permeabilità di internet e la spesso assoluta dabbenaggine della maggior parte degli utenti della rete, alcuni dei quali rischiano di trovarsi la famiglia e la vita disastrata per un click di troppo.