La nuova versione del sistema operativo Windows 10 è ufficialmente uscita da poche settimane e alcune funzionalità presenti, non ben chiarite da Microsoft, hanno già generato parecchia confusione. Innanzitutto a partire dal 1 agosto scorso sono entrate in vigore le norme del nuovo contratto per i servizi rilasciato dalla casa di Redmond, le cui condizioni sono accettate tacitamente da tutti gli utenti, sebbene quasi nessuno abbia visionato il contratto.
Ebbene nel punto 7 b di tale contratto viene specificato che Microsoft potrà scansionare e controllare la versione del software che viene utilizzato ed effettuare il download automatico di aggiornamenti o modifiche di configurazione per aggiornare, migliorare e sviluppare i servizi in uso, ma anche per bloccare eventuali giochi contraffatti ed impedire l’uso di periferiche hardware non autorizzate.
Da qui si è scatenato il panico poiché è stato molto criticato il sistema P2P che invierebbe in maniera automatica informazioni ai server Microsoft senza che l’ utente possa fare nulla per impedirlo, con buona pace della privacy.
Windows 10 metterà al sicuro iservizi di Xbox Live
Inoltre non è stato ben chiarito cosa si intende con hardware non autorizzato e se oltre ai giochi, l’ azienda di Bill Gates, sarà in grado di bloccare altri tipi di software contraffatti. La pirateria è sicuramente qualcosa di sbagliato e azioni di questo tenore sono ben accette, tuttavia Microsoft probabilmente sta perseguendo un fine giusto con mezzi un po’ confusionari e non alla luce del sole.
Un primo chiarimento comunque è già stato fornito da Redmond : sembra infatti che le operazioni di controllo verranno applicate solamente ai servizi di Xbox Live e ai contenuti sul Windows store e non in generale alla E.U.L.A.
(End User License Agreement) di Windows 10. Poiché infatti sul nuovo sistema operativo è possibile eseguire in streaming i giochi della console Xbox One, è stato applicato il sistema di verifica dell’ originalità del videogame così come delle periferiche Xbox per giocare sul Pc.
