In italia la legalizzazione della cannabis è ancora lontana, anche se la proposta è stata fatta da entrambi i rami del Parlamentoper contrastare la mafia, al momento non è ancora in calendario. In America invece è arrivato il momento in cui alcuni giovani imprenditori, che sognano di diventare milionari, applicano il loro talento mixato alla tecnologia per costituire aziende basate sulla coltivazione ed il commercio della cannabis, ovviamente in modo legale.

La realtà americana

Sebbene la marijuana sia uno stupefacente, quindi illegale, negli Stati Uniti, grazie alla spinta di alcuni referendum popolari, le cose stanno evolvendo velocemente.

Per ora sono 4 gli stati che hanno già legalizzato l'uso di marijuana anche a scopi non terapeutici, e sono: Colorado, Oregon, Alaska e Washington. Gli altri comunque stanno già riducendo le sanzioni per chi ne fa uso, sulla spinta dell'opinione pubblica. Anche a livello fiscale la legalizzazione ha portato risultati clamorosi, in Colorado infatti le entrate dovute alla cannabis sono raddoppiate, sorpassando anche quelle degli alcolici. Quanto in fretta stiano cambiando le cose si è osservato all'ultima Olimpiade degli startupper, il "TechCrunch Distrup", che per il vincitore offre 50 mila dollari ed una coppa, attirando molto i giovani imprenditori.

La gara

L'evento si è svolto la settimana scorsa al "Pier 70" di San Franciscoe si è capito già dal primo giorno che quella di quest'anno sarebbe stata un'edizione speciale.

per cominciare il rapper Snoop Dogg era lì per lanciare una nuova piattaforma editoriale chiamata "Merry Jane", praticamente si tratta di un social network per fare outing, "Lo faccio per far uscire i consumatori allo scoperto e ammettere che gli piace fumare" ha detto il rapper. Il sito sarà on line alla fine di ottobre, per ora ci si può solo iscrivere lasciando la propria mail.

La vera sorpresa però è stata la gara! A contendersi la vittoria sono state una startup legata agli orti, la "Agrilyst", che poi ha vinto, ed un'altra legata alla marijuana.

Il software per vendere l'erba

Si chiama "GreenBits" e lo ha realizzato Ben Curren, un piccolo genio del digitale che ha già venduto una startup per gestire operazioni finanziare al colosso GoDaddy, e quindi già milionario.

Curren però sognava solo la sua prossima startup, così, riguardando i suoi appunti, ha trovato una frase sull'evoluzione dell'industria della cannabis, da qui il lampo di genio: realizzare uno strumento che aiutasse i commercianti in questo settore ad acquistare e vendere in modo facile e sicuro utilizzando una app sul proprio iPad.

Anche le università seguono la trasformazione

In questo frizzante contesto il business della cannabis cresce incredibilmente, tanto che in America è nata la prima università on line della cannabis, la Medical Marijuana United, che insegna a fare del commercio della cannabis un'occasione di carriera. L'università del Michian invece ha condotto una ricerca che ha dimostrato che il consumo di cannabis tra i giovani è addirittura più elevato di quello delle sigarette, il motivo?

"Perchè fa meno male" ecco la risposta. Alla luce di questo la startup di Curren potrebbe avere un grande successo.

E l'Italia?

Anche nel nostro paese le cose si stanno evolvendo, infatti presto vedremo l'uscita di "Let's Weed"il social che potrà diventare il riferimento on line per i consumatori di marijuana a fini medici. L'impressione è che questo sia solo l'inizio.