Una volta si era soliti dire: "Se lo dice la TV sicuramente sarà vero". Attualizzando questa frase si potrebbe benissimo dire: "L'ho letto su un social network, quindi è vero". Basta un semplice aggiornamento del proprio stato suFacebookper far perdere ogni segno di ragione da parte degli utenti.
La bufala in breve
Il meccanismo delle bufale che diventano virali è sempre molto simile. Si prende un argomento di attualità(in questo caso Facebook), si aggiunge una notizia improbabile (ovvero il fantomatico "abbonamento Gold" che permette di usare il social network in tutta sicurezza al costo di€ 5,99) e si offre una soluzione (copiare ed incollare tutta la bufala per evitare di dover pagare per usare il social network ideato daMarkZuckerberg).
Il tutto sembra assai improbabile, vero? Eppure questo tipo di notizia virale è ciclica, ogni anno spunta fuori una notizia simile che fa il giro del web e, ogni anno, milioni di persone ci credono.
La smentita da parte di Facebook
La risposta del colosso dei social network non si è fatta attendere poi molto aggiornando il proprio profilo Facebook con un simpatico post in cui smentiva il tutto.
Non solo Facebook a pagamento
Gli utenti più fantasiosi, ovviamente, non si sono limitati solo a condividere il post sull'abbonamento Gold. Gira infatti un'altra "bufala parallela" nella quale si dice che, se si scrive sul proprio profilo un post in cui si nega l'uso delle proprie foto per uso commerciale e non, Facebook avrebbe le "mani legate" e quindi sarebbe impossibilitato a rendere pubbliche le foto dei profili.
Lo stesso varrebbe per le informazioni contenute nel profilo stesso.
Cambia il media, ma le bufale non cambiano
Sembra che, nonostante siano trascorsi decenni dalla nascita dei nuovi mezzi per comunicazioni, la gente creda ancora a tutto ciò che da loro venga riprodotto. La riprova è il fatto che, nel 1938, Orson Wells via radio trasmetteva uno sceneggiato in cui dichiarava che era in atto un'invasione aliena.
Ovviamente si scatenò il panico e tutti diedero per reale la notizia, d'altro canto è stata trasmessa via radio. Il potere mediatico della faccenda fu così grande da voler essere replicato anche da altre stazioni radiofoniche.
Nonostante siano trascorsi decenni da quell'avvenimento, la gente continua, ancora non ha imparato. Non fidatevi di tutto ciò che leggete sul web. Verificate sempre le fontidelle notizie e assicuratevi che quest'ultime siano autorevoli.