“Facebook ti aiuta a connetterti e rimanere in contatto con le persone della tua vita.” Questa è la mission che la società di Mark Zuckenberg ha avuto fino a questo momento. Forse, in futuro potrebbe essere diversa. In che senso? La società Facebook, da ormai dieci anni, è molto impegnata a costruire un dispositivo che possa permetterci di essere ovunque si voglia, con chiunque, indipendentemente dai confini geografici. Come potrebbe riuscirci? Con la realtà virtuale. A rivelare queste informazioni molto interessanti, è Mike Schroepfer (CTO di Facebook) in occasione di uno dei più importanti appuntamenti “tecnologici”, il Dublin Web Summit.
Ad essere felici saranno soprattutto coloro che usano Facebook per parlare a tu per tu con figli lontani, amici e conoscenti. Ma anche coloro che usano Facebook per lavoro possono avere dei benefici da tutto questo, anche se bisognerà capire come questa nuova Tecnologia sarà utilizzata.
In cosa consiste questo nuovo progetto?
La Società di Facebook ha l’intenzione di creare, sviluppare e diffondere una tecnologia per la realtà virtuale che sia capace di illudere o meglio ingannare i nostri sensi facendogli credere di essere fisicamente in un luogo in cui in effetti non si è assolutamente presenti. Ad esempio potreste immaginare di stare a pranzo con vostro figlio anche se voi state a Milano e lui sta a New York per lavoro.
Come è possibile raggiungere livelli simili? Grazie al potenziamento di Oculus RIft, un visore per la realtà virtuale creato da una società acquisita lo scorso anno da Facebook per la “modica” cifra di due miliardi di dollari (per la cronaca la società acquistata è la Oculus Vr, specializzata nel campo della progettazione di strumenti e apparecchi utilizzati per la realtà virtuale).
Quando potremo utilizzare questa nuova tecnologia?
Quando potrete acquistare questo ennesimo gioiellino tecnologico? Molto probabilmente il lancio arriverà nel secondo trimestre del 2016. Mike Schroepfer (CTO di Facebook) ha anche fatto un annuncio che ha a che fare con alcuni progressi riguardanti l’intelligenza artificiale.
Questi passi in avanti compiuti in tal senso riguardano la capacità di insegnare agli strumenti elettronici (come ad esempio computer, smartphone, smarwatch, tablet, e anche smartTV ) a riconoscere e identificare oggetti nelle fotografie, a comprendere il linguaggio naturale e per usare le stesse parole di Schroepfer a “predire e a pianificare”. Non vedete l’ora di seguire gli ulteriori sviluppi riguardanti qeste novità? Se sì clicca sul pulsante “Segui” in alto sulla notizia.