È una delle notizie più condivise della scorsa settimana: la lampada ad acqua e sale creata da due fratelli filippini potrebbe cambiare per sempre l'eco-sostenibilità di questo mondo. Sì, perché Salt (nome con il quale è stato chiamato l'apparecchio) permetterà di illuminare un'intera stanza per otto ore oppure di ricaricare uno smartphone semplicemente grazie all'uso di acqua mescolata con un po' di sale. Entrando nello specifico, è l'acqua salata a trasformarsi in energia elettrica per far illuminare la lampada facendo in modo che gli elettrodi di una comune batteria reagiscano con gli ioni del sale per fare luce.
Il tutto grazie alla cella galvanica che è in grado di trasformare l'energia chimica prodotta dall'acqua salata in energia elettrica: per accendere questa lampada, dunque, bastano un bicchiere d'acqua del rubinetto e un paio di cucchiaini di sale per un'autonomia di otto ore che permetterà a Paesi poveri come quelli dell'Africa o del Sud-Est asiatico di auto-produrre l'energia elettrica di cui hanno bisogno.
Come costruire la lampada ad acqua e sale
Questo apparecchio ha permesso ai due fratelli filippini che l'anno creato di vincere recentemente il premio IdeaSpace e ci si augura che Salt possa essere solo il primo di numerosi altri metodi di energia alternativa sul nostro pianeta. Per costruirla è sufficiente prendere un foglio di carta d'alluminio (quella che comunemente utilizziamo in cucina), una lamina di rame, del nastro adesivo nero, una pila di quelle del telecomando, alcuni fazzoletti e una lampadina di quelle a led che si trovano facilmente sul mercato.
È sufficiente avvolgere i kleenex nella carta d'alluminio tagliata a rettangolo, piegare il tutto in un cilindro e avvolgerlo con il nastro adesivo. A questo punto si deve inserire la lamina di rame all'interno del "cannolo" cilindrico e collegarci la lampadina a led. Ebbene, inserendo il cilindro in un bicchiere di acqua e sale, vedrete che la luce si accenderà.
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