Android 6 Marshmallow è stato distribuito, fino a questo momento, ai dispositivi Nexus e pochi altri modelli, fra quelli maggiormente diffusi. L'aggiornamento porta alcuni importanti cambiamenti riguardanti il funzionamento del sistema operativo. Fra di essi, si ricordano la gestione migliorata della batteria e della memoria RAM, il miglioramento della gestione dei permessi conferiti alle applicazioni, l'introduzione della funzione AndroidPay per i pagamenti e una navigazione internet più efficiente. Si comprende dunque perché molti appassionati attendano con ansia il rilascio dell'aggiornamento per il proprio dispositivo.

In assenza di comunicazioni ufficiali, di seguito vengono riportate le informazioni provenienti da un sito solitamente molto attendibilie, Techradar.

Samsung

I dati online danno per certo che l'aggiornamento dei modelli Samsung verrà ultimato in più fasi. La prima sarà completata entro i primi mesi del nuovo anno e dovrebbe riguardare i dispositivi top gamma del produttore, mentre la seconda sarà portata a compimento successivamente. La lista comprende Samsung Galaxy Note 4, Samsung Galaxy Note 5, Samsung Galaxy S6 Edge+, Samsung Galaxy S6 e Samsung Galaxy S6 Edge. Vengono menzionati anche i due modelli Galaxy s5 e Galaxy Alpha: per il primo l'aggiornamento dovrebbe essere previsto per la fine di giugno 2016, mentre per quanto rigurda il secondo si prospettano tempi d'attesa più lunghi, essendo inserito nella seconda fase dell'update.

LG

Ottime notizie per i possessori di LG italiani. Il produttore ha infatti rilasciato la proria versione del software per il telefono G4, disponibile per mezzo del programma per computer LG Bridge. La dimensione dei file d'installazione non è particolarmente pesante e supera di poco il Gigabyte. Ancora nessuna novità, invece, per quanto rirguarda l'altro dispositivo top gamma, il G3.

Per esso sarà presumibilmente necessario attendere il nuovo anno. Infine, è probabile che LG G2 non riceverà l'update, essendo un modello ormai piuttosto vecchio; la sua commercializzazione, infatti, è iniziata poco più di due anni fa.