Dopo aver parlato del computer più piccolo ed economico in commercio voglio parlarvi del più potente al mondo. Google ha dichiarato che ha condotto numerosi test negli ultimi due anni suun computer quantistico: macchina che sfruttale proprietà della materia su scala subatomica, in cui non solo il calcolo computazionale è incredibilmente più veloce, ma l'architettura del processore è completamente diversa da quelli costruiti con il metodo tradizionale.

Il prototipo del super-computer quantistico fu acquistato due anni fa dalla Nasa dalla società D-Wave, una delle società più all'avanguardia.

Due giorni fa, durante un evento tenutosi nel centro di ricerca Ames in California, la Nasa e big “G” hanno annunciato che stanno lavorando in partnership da alcuni anni sulla tecnologia del processore quantico.

I risultati ottenuti dalla seconda generazione del processore D-Wave 2x, basato su una CPU a 1000 Qubit, dimostra che in determinate attività, tale processore potrebbe diventare fino a 100 milioni di volte più veloce di un computer tradizionale. Non possono essere impiegati in applicazioni tradizionali, come il nostro RECAS, il super-computer italiano che ha un architettura tradizionale, i quantici sono molto utili in campi specifici per i quali il sistema binario nelle elaborazione dei dati non è efficace.

Questi particolari processori potrebbero essere impiegati nel campo della decodifica dei messaggi cifrati, o sviluppare sistemi di intelligenza artificiale. Finora nessuno era stato in grado di confermare che i computer prodotti da D-Wave operassero davvero con un architettura quantistica.

Che cos'è in effetti un computer quantico?

Il computer quantico è un super-computer creato per risolvere operazioni articolate in maniera molto veloce rispetto ad un computer con processore tradizionale. I computer tradizionali elaborano i dati utilizzando un sistema binario, linguaggio macchina composto da due cifre – 1 o 0 – cifre binarie o bit che compongono le informazioni o dati.

Il Qubit (quntum bit) è il risultato della computazione quantistica paragonata ai bit dei computer tradizionali, attualmente però sono in grado di contenere informazioni solo per poche frazioni di secondo.

Faccio un esempio per capire la differenza tra un computer tradizionale e uno quantico: la moneta in un computer tradizionale può esistere come risultato solo come testa o croce in qualsiasi punto del tempo, quindi una volta lanciata può mostrare solo una delle facce; in un computer quantico il linguaggio macchina si basa su Qubit (quantum bit), nell'esempio della moneta in un computer quantistico, una volta lanciata la moneta, continuerà a ruotare su se stessa, senza fermarsi, fin quando qualcuno non blocca la moneta con una mano, mostrando il risultato uscito.

Nel computer quantistico come avrete capito i dati possono esistere in più stati non solo in 0 o 1 in un determinato punto nel tempo; la moneta nel momento in cui è in rotazione esiste sia come testa, croce, che in entrambi i casi il concetto in questione e sintetizzato dal Paradosso del gatto di Schrodinger. Questo significa che le Qubit possono contenere molte più informazioni dei bit normali, e possono eseguire più calcoli in parallello.

Questo fenomeno che avviene nei computer quantistici è conosciuto come fenomeno della sovrapposizionela maggior parte dei Qubit mantengono questo stato per pochi secondi. I ricercatori hanno creato una nuova molecola in grado di mantenere questo stato più a lungo a base di vanadio, carbonio e zolfo, che permette un modello di bit quantistici più adatti e più pratici per l'utilizzo su computer, permettendo con questa configurazione di durare più a lungo nella “sovrapposizione”.

Il capo della divisione quantum computing di Google Hartmut Neven, garantisce che i risultati raggiunti, disponibili sul blog Google research sono “interessanti e incoraggianti”, e rappresentano un buon punto di partenza.