Una produzione made in Italy pronta a sfondare in California. Il merito spetta a due ingegneri industriali di origine romana, Gianni Zitelli (35 anni) e Luciano Tringali (64 anni). Due generazioni a confronto che condividono lo stessa mansione, e che dopo diverse tipologie di lavori hanno deciso di concentrarsi e quindi svoltare grazie ad un’innovativa stampante 3D, realizzata nei laboratori romani di Nexa3D. Una stampante in grado di realizzare un pupazzo Yoda in soli 7 minuti, trovando apprezzamenti da parte di un disegnatore di cartoon in 3D e patito di Star Wars.
La scelta del pupazzo ovviamente deriva dall’uscita al cinema del sequel, l’ennesimo aggiungiamo noi, di Star Wars. La stampante si chiama Nx1 ed è pronta a rivoluzionare la stampa 3D grazie alla sua efficacia e rapidità di realizzazione.
Realizzazione della stampante NX1
Inizialmente partiti con una stampante 3D di tipo Dlp (che impiega proiettori LED o LCD per polimerizzare, generalmente dal basso, uno strato in una vasca contenente il fotopolimero allo stato liquido), per poi passare al modello Lspc (rivoluzionando la stampa 3D accorciando i tempi di realizzazione di un oggetto, impiegando 10 minuti per realizzare un prodotto di 10 cm). Rilasciando un sottile strato d’olio, si riesce a realizzare un oggetto in maniera più veloce di qualsiasi altra stampante tridimensionale, una stampante quaranta volte più veloce di qualsiasi altra, senza produrre quello che in gergo si definisce “stress meccanico”.
Prezzo di lancio che potrebbe stravolgere il mercato, si parla di 1.800 euro, pensate che la competitor più importante dei due ingegneri romani, la Formlabs, è appena uscita sul mercato con una stampante a 3.300 euro.
Design stile Apple
Ingegneri patiti del design curato, proprio come la casa di Cupertino, hanno deciso infatti di puntare anche sulla qualità estetica, affermando che anche una stampante dovrebbe avere lo stesso appeal di un bel computer: la nX1 sarà realizzata in alluminio anodizzato (proprio come le scocche Apple), in più la cartuccia si carica e si scarica in maniera autonoma.
Una stampante totalmente Made in Italy che ha bisogno di raccogliere fondi per poterla lanciare sul mercato a prezzo promozionale.
Raccolta fondi su Kickstarter
I due ingegneri si affideranno al crowfunding, alla piattaforma Kickstarter, allo scopo di arrivare a 160 mila euro. L’obiettivo è quello di servire gli 86 backers che hanno aderito al progetto, per adesso il finanziamento è a quota 100mila euro ma mancano ancora una ventina di giorni alla chiusura della campagna.
Soldi che serviranno alla produzione industriale della macchina. I stampi per la pressofusione sarà realizzati dalla “2TS”, i compound autolubrificante invece dalla S.T.A.L.G, aziende laziali. Un progetto che potrebbe continuare, prossimo lavoro potrebbe essere una macchina più piccola e prestante, sperando anche in quanto potenziale partner che possa aiutarli a lanciare il prodotto sul mercato.