La storia risale a marzo La storia risale a marzo quando una donna, in viaggio da Berlino a Melbourne ha avuto uno sconveniente, non che inquietante, inconveniente.

La donna si è svegliata all'improvviso, nel bel mezzo del volo, quando le sue Cuffie sono letteralmente esplose. La sfortunata ha riportato ustioni alle orecchie oltre che sul volto e sul collo a seguito dell'accaduto. Le conseguenze sarebbero potute essere ben peggiori se la donna non avesse prontamente gettato a terra le cuffie.

"Quando mi sono svegliata ho sentito qualcosa che bruciava sulla mia faccia" ha dichiarato poco dopo l'accaduto"mi sono toccata la faccia facendo cadere le cuffie sul collo, ho sentito che continuavano a bruciare quindi le ho gettate a terra.

Stavano scoppiettando emettendo una piccola fiamma".

A seguito dello spiacente accaduto sono state aperte le indagini. Di recente gli inquirenti hanno accertato che le cuffie facevano parte della linea di auricolari wireless prodotti dalla Apple. L'azienda di Cupertino si è però difesa, negando ogni tipo di responsabilità. Alla donna, secondo l'azienda, non spetterebbe nessun tipo di risarcimento dal momento che la causa dell'esplosione non è attribuibile ad alcuna mancanza da parte della Apple.

Gli investigatori hanno infatti individuato la causa dell'esplosione nell'utilizzo di batterie difettose. L'accaduto sarebbe quindi attribuibile ad un prodotto di terze parti e non ad un difetto di produzione del prodotto Apple.

La donna ha rilasciato solo una dichiarazione amareggiata: "le cuffie non possono funzionare senza batterie ma Apple non specifica di quale marca bisogna acquistarle!". Chi intravedeva già uno scandalo pari a quello che, mesi fa, colpì il Samsung Galaxy Note 7 dovrà attendere gli ulteriori sviluppi della vicenda. Stando a quanto visto fino ad ora, la Apple sembra destinata a uscirne vincitrice.

Non è raro infatti che i prodotti tecnologici presentino difetti di vario tipo quando associati ad altri componenti o accessori dalla provenienza non accertata. La Apple era già corsa ai ripari quando alcuni cavetti di ricarica non autorizzati avevano danneggiato tablet e cellulari. Ad oggi sia i cavi che i prodotti della casa di Cupertino sono pensati per funzionare solamente dopo avere verificato la compatibilità e la provenienza.

In ambito tecnologico numerose case produttrici stanno intensificando i controlli e le misure di sicurezza per prevenire pericolosi mal funzionamenti. Insomma, c'è ancora molto da fare per evitare incidenti simili, ma siamo sulla buona strada.