La società Astroscale (con sede a Singapore) possiede un team di scienziati giapponesi che stanno lavorando allo sviluppo di “ELSA”, un satellite che servirà a catturare e rimuovere i detriti nello spazio.

ELSA si servirà di magneti che cattureranno e spingeranno i detriti verso l’atmosfera terrestre (dove poi bruceranno all’istante).

Secondo le stime dell'Agenzia Spaziale Europea (ESA), attualmente intorno alla Terra orbitano 170.000.000 di pezzi di detriti spaziali.

La “spazzatura spaziale” sarebbe composta da satelliti defunti e oggetti razzo, che graviterebbero intorno all'atmosfera a otto chilometri al secondo - 10 volte più veloci di un proiettile.

Alcuni pezzi sarebbero grandi come un camion, altri più piccoli di una monetina. Ma, vista la velocità di movimento, anche il pezzo più piccolo di detrito nello spazio potrebbe danneggiare seriamente (o addirittura distruggere) altri satelliti e veicoli spaziali.

Questo è un pericolo da evitare, soprattutto perché i satelliti svolgono funzioni essenziali nella nostra vita come, fornirci le previsioni del tempo, le comunicazioni e il GPS.

Secondo Heiner Klinkrad (capo dell'ufficio detriti spaziali all’ESA) - “una collisione con un detrito di un centimetro, a velocità orbitale, ha la forza di energia equivalente ad una bomba a mano che esplode. Quando si verifica un incidente come questo, si disperdono nello spazio numerosi frammenti del detrito, aumentando il rischio di ulteriori incidenti”.

Per questo è importante che vi sia un sistema di pulizia dei detriti spaziali.

Dettagli sul nuovo sistema di pulizia detriti spaziali

Nel suo stabilimento di produzione a Tokyo, Astroscale sta attualmente sviluppando due tipi di satellite.

  • Il primo è un micro-satellite (più piccolo di 1 millimetro) – chiamato IDEA OSG 1 - che raccoglierà dati in tempo reale sulla spazzatura presente nello spazio.

I dati saranno utilizzati per sviluppare una mappa aggiornata dei detriti orbitali, che potrebbe poi essere venduta a docenti universitari, agenzie internazionali e operatori satellitari aziendali.

  • Il secondo satellite - chiamato “End of Life Service by Astroscale” (ELSA) - catturerà e rimuoverà i detriti spaziali.

ELSA è attualmente in fase di progettazione, ma Astroscale prevede di utilizzare magneti e un metodo secondario (non ancora rivelato) per la cattura dei detriti. Una volta catturati, ELSA costringerebbe i detriti ad andare in basso fino all'atmosfera terrestre, dove verrebbero bruciati all’istante.

"Doteremo ELSA di telecamere e sensori in grado di misurare distanze e cose del genere" - spiega Miki Ito (Presidente Astroscale) ai microfoni della CNN. "Utilizzando questi sensori e telecamere, si determinerà l’esatta posizione del detrito spaziale, in modo da catturarlo più facilmente". Astroscale ha in programma una dimostrazione di ELSA per ottobre 2019.