Intervista a Cosmano Lombardo durante il Web Marketing Festival di cui è chairman, mentre si avvia alla conclusione anche la seconda giornata della quinta edizione dell'evento che ha riscosso un grande successo anche quest'anno. In ciascuna delle due giornate hanno partecipato oltre 6.000 persone e più di 150 aziende tra partner e sponsor italiani e internazionali.

L'intervista

1. Ciao Cosmano, grazie del tempo che ci dedichi. Si sono affrontate tante tematiche in queste due giornate, tra cui anche quella delle Fake News che è argomento di grande attualità in queste settimane.

Approfitterei proprio di questa intervista per spiegare ai nostri lettori cosa è una fake news, come ci si difende o si riconosce una notizia falsa rispetto ad una notizia reale e veritiera.

C: Sì la questione delle fake news è sicuramente molto attuale, e l'attenzione dovrebbe essere posta in modo molto importante. Le fake news minano la libertà di informazione, al di là di tutti gli aspetti tecnici e dei vari risvolti c'è questo aspetto valoriale che è molto importante. Nel momento in cui ci si approccia alla rete e si legge una notizia errata che è stata creata "ad hoc", viene minata la libertà di poter valutare e trattare un certo tipo di tema.

È necessario un intervento immediato da parte del legislatore su questo tema, in modo da poter chiudere immediatamente quei siti internet che quotidianamente producono in modo mirato delle fake news.

Sulle responsabilità però del singolo lettore, non è necessario introdurre alcun intervento di tipo legislativo o sistema tecnologicamente avanzato, in quanto nel momento in cui si legge una notizia, basterebbe approfondirla per capire realmente se quella notizia è vera o meno.

Nell'intervento durante il Web Marketing Festival da parte di "Lercio.it", sulla storia delle bufale abbiamo visto tutti i risvolti negativi delle fake news, e come sia molto semplice, ad esempio, verificare la notizia della morte di un personaggio famoso.

Quindi ci deve essere sicuramente un'azione legislativa rispetto a chi va a produrre contenuti falsi, ed una maggiore responsabilità del lettore nell'approfondire ogni notizia, ed è questo che secondo me si potrebbe fare nel breve periodo per risolvere il problema.

Al momento, purtroppo, ci sono solo le iniziative dei privati che stanno cercando di mettere in piedi un sistema di allerta e di eliminazione delle fake news.

Ad esempio Google e Facebook ci stanno lavorando, però ogni singolo paese dovrebbe fare sicuramente qualcosa.

2. Quindi le difese tecnologiche ed informatiche ci proteggeranno o sono ancora in fase di test?

C: Sì sono in fase di test, però alla fine la tecnologia è sempre e solo un prodotto umano. Quello che è assolutamente indispensabile, è che il lettore deve partire dall'approfondimento della notizia. In pratica, ad esempio, si è traslato on line quello che accadeva al bar: al bar si è sempre sentito di tutto, poi c'è chi sente quel tipo di informazione e la diffonde, e chi invece ha sempre avuto l'attenzione di verificarla prima. La diceria di paese traslata on line è diventata anche una fake news, ma visto però la potenza divulgativa della rete, questa è diventata molto ma molto più deleteria.

3. Sugli altri mezzi di comunicazione esiste il fenomeno delle fake news?

C: Sì ci sono alcune notizie riportate anche dalle televisioni o dalle radio, e risultate non veritiere perché magari prese anche da internet.

4. Grazie mille Cosmano.

C: Grazie a voi.