#IISFA è una associazione internazionale no profit che si occupa di informatica forense e che conta circa 1000 iscritti. La prima associazione in Italia che è composta dai migliori esperti delle investigazioni e della sicurezza informatica tra cui avvocati, magistrati, tecnici che mettono a disposizione il loro know-how per tutti i membri appartenenti.
Durante l’anno IISFA organizza meeting informativi, approfondimenti su determinati temi di attualità e, a maggio 2017, ha avuto modo di festeggiare i primi 10 anni dalla sua fondazione. Due giornate dedicate ad implementare una cultura delle indagini forensi, con l’obiettivo di sviluppare una migliore conoscenza dei mezzi utilizzati per individuare le prove in ambito processuale.
Proprio in questi giorni si è formato il nuovo direttivo che conferma Gerardo Costabile, presidente dell’Associazione; Giuseppe Mazzaraco, vice presidente; Selene Giupponi, segretario generale; Francesco Scarpa, tesoriere; coadiuvati da altri 4 direttori: Antonino Attanasio, Stefano Aterno, Mario Ianulardo e Davide D’Agostino.
Novità 2017 per tutti gli appassionati d'informatica
Nasce con “IISFA for you”, il canale YouTube dedicato ai “faccia a faccia”, ovvero brevi interviste con esperti, in cui vengono affrontati i temi cult delle attività forensi. In questo caso, Gerardo Costabile, ha intervistato Paolo Dal Checco, membro IISFA e consulente di informatica forense per aziende, privati e Istituzioni.
Si è parlato di Bitcoin, di attività di indagine e intelligence.
Bitcoin sempre più diffusi
Il bitcoin è una moneta digitale che può essere acquistata online o è autogenerabile, attraverso un protocollo consolidato da anni e che permette di comprare servizi o beni reali. L’utilizzo è diventato abbastanza standard almeno tra gli addetti ai lavori.
Inoltre, il trasferimento di denaro virtuale avviene mediante tecniche peer-to-peer, uno strumento che sta riscuotendo una notevole fama a livello mondiale, in quanto dovrebbe garantire la circolazione del denaro in maniera anonima e non tacciabile.
“E’ possibile sequestrare i bitcoin, il che avviene in modo diverso rispetto al procedimento effettuato per il sequestro di contatti reali.
Sia in Italia che all'estero si sono verificati casi di sequestro, anche abbastanza recenti. Questo avviene trasferendo le somme di bitcoin su indirizzo terzo, generato dalle autorità giudiziarie, le quali poi ne controllano il traffico.” Ha dichiarato Dal Checco.