È indubbio che l’oggetto-icona più atteso del 2017 sia il nuovo iPhone X. Purtroppo per i milioni di appassionati che lo attendono con ansia (sarebbero oltre 50 milioni i “melafonini” pre-ordinati) la produzione dell’ultima “creazione” di Cupertino sta subendo un forte ritardo.

Romeo e Giulietta 'amanti elettronici'

Colpevoli di questo ritardo sarebbero Romeo e Giulietta che, a scanso di equivoci, non sono i famosi amanti di William Shakespeare, bensì i due sofisticatissimi sensori grazie ai quali sarà possibile il riconoscimento facciale del proprietario del prezioso “melafonino”.

Dei due “romantici” componenti tecnologici, quello che darebbe più problemi, a livello di produzione, sarebbe Romeo, il cui scopo ultimo è proiettare più di 30.000 punti invisibili sul viso dell’utente, creando una precisa mappa 3D del volto. Contemporaneamente Giulietta, che altro non è che un sofisticato sensore ad infrarossi, procede al rilevamento dei punti proiettati da Romeo ed alle conseguenti misurazioni biometriche, analizzando il modello 3D creato dal suo “amante elettronico”.

Il Nostradamus della finanza

Ming Chi Kuo, analista presso KGI Securities, società di analisi finanziaria della regione Asia-Pacifico ha dichiarato, mesi fa, che la produzione dell’ iPhone X avrebbe subito dei forti ritardi e che Apple avrebbe corso il serio rischio di trovarsi in grave difficoltà a soddisfare tutte le richieste del “melafonino”.

Secondo Ming Chi Kuo, ritenuto una sorta di Nostradamus dell’analisi finanziaria, la produzione di massa dell’ iPhone inizierà solo tra ottobre e novembre, cosa che sembra pienamente confermata dai fatti. Quindi slitterebbe notevolmente la consegna del "gioiello elettronico" (perchè è da considerarsi tale, visti gli elevati costi d'acquisto) prevista, come da dichiarazioni della casa di Cupertino, per i primi giorni di novembre.

A confermare la brutta notizia per gli amanti dell'iPhone (il cui primo modello fu presentato dallo scomparso e compianto Steve Jobs, già CEO di Apple Inc., nel 2007 alla conferenza di apertura del MacWorld), è giunto anche l'articolo di Yoko Kubota, corrispondente del Wall Street Journal, pubblicato il 27 settembre. Ming Chi Kuo, che ha già molte volte fatto analisi accurate con previsioni dimostratesi poi corrette, sembra aver colto nel segno anche sul nuovo gioiello prodotto da Apple.