Si sa, il fattore sicurezza nel mondo informatico è uno dei punti più caldi. Sia che si tratti del proprio telefono o di autorizzare un pagamento elettronico è molto importante che sia garantita la tutela dei propri dati personali. Ai primi tempi, ciò si otteneva con le password alfanumeriche oppure con i più semplici PIN numerici, meccanismi che comportano alcuni rischi per la sicurezza dell'utente oltre al semplice fatto che l'utente deve memorizzare le credenziali di sicurezza.

Questo secondo punto in anni più recenti è stato 'bypassato' con l'introduzione dei sensori biometrici per il riconoscimento dell'impronta digitale e con l'arrivo del sistema contactless per pagare avvicinando la tessera senza inserire alcun PIN.

Con gli ultimi Galaxy S8/S8+ è stato introdotto lo sblocco con l'iride che aggiunge un nuovo tassello al raggiungimento di un grado di protezione perfetto. Tuttavia, tutti questi sistemi comportano un grado di rischio, seppur minimo, e la soluzione potrebbe essere ciò di cui parleremo poco dopo.

Ognuno ha un cuore unico, quindi si lo si può usare per sbloccare lo smartphone, ma non solo

Quello dell'Università di Buffalo degli Stati Uniti è un nuovo progetto che prometterà, in futuro, di rendere possibile lo sblocco del proprio device utilizzando il proprio cuore. Seguendo quanto detto dai ricercatori, ogni persona ha un cuore unico, specie visto che non sono mai stati trovati due organi di questo tipo perfettamente identici.

Per questo motivo, l'analisi della forma e delle dimensioni del cuore sarebbero sufficienti a garantire un elevato livello di protezione per il proprio device oppure per autorizzare i pagamenti senza l'utilizzo di alcun sensore biometrico alternativo.

L'analisi del cuore si effettuerebbe per mezzo di un sistema che non richiede alcuna azione da parte degli utenti: basta trovarsi nelle immediate vicinanze di un particolare dispositivo noto come radar doppler che analizzerà i parametri fisici della pompa cardiaca, verificando l'identità della persona.

Il sistema non presenterebbe alcun tipo di rischio per la salute dato che l'emissione di onde elettromagnetiche è inferiore all'1% di quelle che emette normalmente il nostro smartphone.

Quando arriverà questo sistema di riconoscimento nel mercato?

Purtroppo, dato che il progetto è stato appena annunciato, non è pervenuto neppure un indizio su un possibile anno di commercializzazione.

L'unica cosa certa è che questa tecnologia verrà presentata in via ufficiale nel corso della 23esima edizione della Conferenza Internazionale sul Mobile Computing e Comunicazione (noto come Mobicom), in svolgimento nel periodo compreso tra il 16 e il 20 ottobre prossimo.

Nell'attesa speriamo che la tecnologia si dimostri rivoluzionaria al pari delle nostre aspettative, abbandonando così una volta per tutte quei sistemi che presentano notevoli rischi.