Il progresso della tecnologia è sotto gli occhi di tutti noi, tutti i giorni. In un mondo continuamente interconnesso, le relazioni umane rischiano di essere relegate in angoli bui della coscienza umana, lasciando spazio a surrogati hi-tech privi di emozioni. Questo è ciò che lascia presagire il sondaggio del sito YouGov sulla possibilità di fare sesso con un robot. Entro il 2050, secondo Ian Pearson, il numero di persone che si dedicheranno all'amore con un surrogato potrebbe essere estremamente diffuso.

In Francia c'è già chi convive con un robot

Un americano su quattro si dichiara disposto a fare sesso con un robot umanoide: secondo YouGov il 49% degli adulti americani ritiene che i rapporti sessuali con un robot saranno sempre più comuni. Un dato che si allinea con l'esiguo 9% di donne che si dice favorevole al sesso con un partner non umano, mentre gli uomini sono il 24%. In Francia la situazione è andata un passo più avanti con Lily, giovane donna, che dopo numerose esperienze fallimentari con gli uomini ha deciso di convivere con un androide, autocostruito con una stampante 3D, che si chiama InMoover. Per ora di rapporti intimi non se ne parla ancora, ma la donna francese è fiduciosa che la situazione migliorerà con l'avanzare della tecnologia.

Da sex bomb a Terminator via hacker

Ma davvero il sesso con un robot può considerarsi sesso? Il 33% degli intervistati di sesso maschile dice che questa pratica è quanto di più si avvicina alla pratica onanista, piuttosto che a una vera e propria unione tra due persone. A maggior ragione se si parla di fellatio o cunnilingus.

Della stessa opinione sono le donne con il loro 29%, ma il dato più sconcertante è il 42% di persone che ritiene il sesso con un partner artificiale molto più sicuro di quello fatto con uno in carne ed ossa. Opinione smentita dal Dr. Nick Patterson, esperto in cybersecurity, che mette in guardia sui possibili hackeraggi delle bambole dell'amore che le trasformerebbero in esseri violenti rivolgendole contro gli umani.

Resta sempre l'astinenza, con tutte le sue conseguenze, per coloro i quali non riescono proprio a fare a meno di un surrogato erotico.

Robot del sesso per contrastare il mestiere più vecchio

Entro il 2050, dice David Levy, avere rapporti con i robot sarà più che normale. C'è chi addirittura sostiene l'utilità sociale degli androidi poiché potranno combattere la prostituzione e impedire la diffusione di malattie sessualmente trasmissibili. La ricercatrice Kathleen Richardson, invece, sostiene il contrario interrogandosi sull'etica della pratica sessuale con un robot: questa, infatti, renderebbe le relazioni interpersonali prive di quel guizzo di imprevedibilità che contraddistingue gli esseri umani.

Il futuro è più prossimo di quanto non sembri.