Martedì 10 ottobre 2017 Palazzo Theodoli ha ospitato waiting for #SocialCom18, evento di presentazione dell'omonimo convegno che si svolgerà a maggio alla Camera dei Deputati. Al centro del dibattito la questione delle Fake News e di come la loro capillare diffusione stia intaccando negativamente la società.
Il vademecum delle istituzioni su come affrontare il problema
L'era digitale è caratterizzata da un uso sempre più crescente dei dispositivi elettronici che influenzano la vita e il modo di informarsi di ciascun individuo, esposto ad un enorme flusso di informazioni che spesso non ha la possibilità di verificare.
Come ha precisato il Ministro dell’Ambiente Gianluca Galletti, "le fake news esistono da sempre. Ciò che è cambiato rispetto al passato è il fatto che si siano amplificate a causa della rete. Agenti con un ruolo chiave in questo contesto sono: le famiglie, le quali devono affiancare i propri figli nell'approccio alla rete, e le istituzioni, che hanno il compito di regolamentarla".
Per far fronte a questo problema in modo efficace "occorre ideare percorsi di pulizia del web attraverso l’avvio di una collaborazione tra governi e social network - ha suggerito il sottosegretario alla giustizia Gennaro Migliore. Al singolo invece, poiché la rete è priva di una gerarchia delle fonti, spetta il compito di assumere un approccio critico che gli permetta di distinguere le notizie vere da quelle false".
"L’approccio culturale è sì importante, ma non sufficiente, perché quello delle fake news è un tema multifattoriale - ha voluto precisare Anna Maria Bernini, esponente di Forza Italia. La soluzione sarebbe responsabilizzare i social provider (Facebook, Twitter, ecc...), ma ciò sarebbe impossibile da realizzare a causa della direttiva e-commerce vigente che li deresponsabilizzerebbe".
Secondo Ernesto Carbone, esponente PD, "soltanto la creazione di un sistema sanzionatorio valido, in grado di punire i siti creatori di notizie false sul web", sarebbe in grado di ovviare al problema.
Alla questione dell'attendibilità delle fonti di un'informazione, si aggiunge quella relativa al futuro economico. Fare una previsione futura risulta molto difficile a causa dell'evoluzione del giornalismo, passato oggi dalla forma tradizionale (cartaceo e online) al citizen journalism (forma di giornalismo prodotta dal comune cittadino, il quale mette a disposizione il proprio prodotto a costo zero).
La parola agli esperti del settore
Qualità e veridicità sono i valori su cui ciascuna notizia deve fondarsi, soprattutto nell'ottica in cui quest'ultima "assume oggi le sembianze di un prodotto con un costo e un valore di mercato- ha sostenuto David Parenzo, giornalista di La7- che influenza la società e il modo in cui gli individui si informano".
"Il principale mezzo attraverso cui ci si informa è lo smartphone, ma il problema è posso fidarmi di ciò che sto leggendo?- ha intonato Francesca Chiocchetti di Samsung Electronics. Il nostro obiettivo è dare valore alla notizia e alla corretta informazione, e abbiamo cercato di raggiungerlo realizzando Upday News: un servizio gratuito per i nostri clienti che, attraverso una redazione umana, seleziona da varie testate le notizie di maggior interesse per i nostri utenti".
L'individuo si informa non soltanto sul web, ma anche attraverso i telegiornali. "Tra i doveri del servizio pubblico - ha precisato Andrea Montanari, Direttore del TG1- c’è il controllo del confezionamento delle notizie. Il ruolo del giornalista deve quindi essere non soltanto quello di preservare, o incrementare, la propria autorevolezza e credibilità, ma anche di applicare maggiori controlli alle informazioni che divulga. Un progetto interessante, che ha funzionato e che potrebbe essere oggi ripreso, è stato la realizzazione del past project, basato sull'applicazione di bollini ad informazioni aventi due caratteristiche: veridicità e qualità".
"Anche il turismo può essere annoverato tra i settori danneggiati dalle fake news"- ha affermato Simonetta Giordani, ex sottosegretario al turismo.
"Un esempio è dato dalle recensioni di Trip Advisor, spesso create ad hoc per danneggiare aziende o strutture alberghiere".
Un fattore importante, ma di cui poco si è parlato, è infine quello della consapevolezza. "Le fake news sono il prodotto di qualcuno- ha spiegato Daniele Cheffi, AGI- che decide consapevolmente di diffonderle. L’evoluto ecosistema tecnologico, in cui nascono e si diffondono, è un sistema che si genera e si autogestisce sulla base di un modello di business che influenza pesantemente il mondo giornalistico".
Informarsi in modo consapevole per evitare le dispercezioni della realtà: questo l'unico antidoto valido contro le fake news.