In queste ore si è diffusa a macchia d'olio la notizia relativa alle falle presenti nei processori per computer, le cui maggiori aziende sono AMD, Intel e Arm.
Tuttavia questi bug relativi alla sicurezza, riguardano anche i prodotti della Apple: dunque, telefoni, computer mac, iPad e iPhone. La falla non risparmia nessuno. Gli unici dispositivi esclusi da questi problemi sono gli Apple Watch.
Ad affermarlo è un comunicato stampa emesso proprio dalla Casa di Cupertino che ammette le vulnerabilità del sistema operativo americano.
Apple: 'I nostri sistemi operativi sono interessati da Meltdown'
La prima parte del comunicato conferma che i ricercatori della società hanno vulnerabilità di sicurezza identificate con i nomi Meltdown e Spectre. A tali vulnerabilità sono soggetti tutti i processori moderni e riguardano quasi la totalità dei dispositivi e dei sistemi operativi.
Una frase estratta dal comunicato conferma che tutti i sistemi Mac e i dispositivi iOS sono interessati.
Apple fa sapere, inoltre, che sono già state rilasciate delle patch di sicurezza su iOS 11.2, macOS 10.13.2 e tvOS 11.2 che permettono di limitare i problemi annessi. Nei prossimi giorni, inoltre, arriverà una patch relativa anche al browser Safari.
Il comunicato stampa rende noto che nei prossimi giorni arriveranno nuove correzioni implementate con i prossimi aggiornamenti.
Inoltre consigliano di scaricare gli aggiornamenti solo da applicazioni ufficiali come l' App Store che sono molto più controllate rispetto a sito esterni.
Dunque Apple confessa che quasi tutti i suoi dispositivi sono affetti dalle vulnerabilità, ma è altrettanto vero che tali falle esistono da vent'anni. Gli esperti affermano che è molto difficile potersi introdurre nei sistemi operativi e rubare i dati degli utenti.
Inoltre le case produttrici che costruiscono i processori hanno già iniziato da mesi a lavorare sulle patch. Questo perché le società avevano scoperto già mesi fa dei problemi, tuttavia volevano aspettare il 9 gennaio per dare la notizia e sfornare subito le correzioni necessarie. Le fughe di notizie, però, non hanno permesso ciò e sicuramente sui prossimi processori il problema potrebbe essere risolto.
Qui, però, si potrebbe scatenare la bufera: le aziende potrebbero usare la scusa della sicurezza per incentivare i clienti a comprare dispositivi nuovi. Ovviamente non è certo che sia vero, tuttavia niente può escludere che qualcuno non approfitti di tale situazione per incentivare le persone a spendere altri soldi per un dispositivo più nuovo.