Il mercato delle auto elettriche fatica a prendere piede, diverse sono le criticità da risolvere. Il prezzo non è ancora paragonabile alle cugine con motore termico, i tempi di ricarica sono piuttosto lunghi, basti pensare che per fare un pieno di energia si parla ancora di ore. Le proposte non mancano, in alcuni casi si possono ridurre di molto i tempi caricando parzialmente il veicolo, in altri si cerca di tranquillizzare l'utente medio attraverso il kit di ricarica per la casa. Quanto ai chilometri di autonomia per ora se ne stimano circa 500, che non sono pochi.
Il futuro è la ricarica wireless
Probabilmente entro pochi anni, se non mesi, sarà possibile fare il pieno di energia per la propria auto direttamente agli stop oppure semplicemente parcheggiando il proprio veicolo. E' questa la frontiera che potrebbe sbloccare il mercato delle auto elettriche, renderle wireless. Sarà direttamente la strada a fornire l'energia di ricarica attraverso l'induzione, metodo già applicato per gli smartphone. Si chiama carica statica e richiede che il veicolo sia fermo. In realtà in italia (a Torino) ed in Germania è già in test per alcuni autobus di linea, il sogno a questo punto diventa quello di poter ricaricare il proprio veicolo addirittura in movimento attraverso la carica dinamica, in questo caso occorrerà dotare la rete stradale di corsie attrezzate e dedicate.
E' la Gran Bretagna la prima nazione europea a studiare sistemi di applicabilità, mentre in Corea si fa già sul serio, infatti il sistema OLEV (Online Eletrich Vehicle) è impiegato dal 2015 dopo una sperimentazione durata 24 mesi, con innumerevoli vantaggi, tra l'altro non occorre avere a bordo enormi batterie, ne fermare la macchina.
La stessa società di trasporto pubblico coreana dichiara anche di aver risolto il problema della schermatura dei passeggeri dalle radiazioni elettromagnetiche, tema molto importante ed al vaglio europeo. E' infatti questa la maggior preoccupazione per l'applicabilità su larga scala, il progetto MICEV, finanziato dall'INRIM (Istituto Nazionale di Ricerca Metrologica), sta predisponendo i criteri secondo i quali andare a fondo su questo ed altri temi, senz'altro la ricaduta sulla salute umana è il più importante.
Altro tema fondamentale è la sostenibilità economica dei veicoli e delle infrastrutture, basti pensare che per 24 km di tratto stradale predisposto in Corea con il progetto OLEV parliamo di ben 630.000 dollari, per ora quindi la carica statica sembra avere maggiori chance rispetto a quella dinamica.