Se n’è iniziato a parlare per la prima volta al Ted (Technology Entertainment Design), marchio di conferenze USA, nel 2011. Ora in grande salto nel mercato è arrivato, ma con tante incognite.
Stiamo parlando del Li-Fi, ovvero la nuova tecnologia wireless che nel giro di breve tempo potrebbe sostituire il Wi-Fi utilizzando le frequenze per le comunicazioni che appartengono allo spettro della luce, evitando i conflitti e interferenze con le trasmissioni radio e consentendo il suo utilizzo anche negli ospedali e negli aerei. Garantendo infine una maggiore sicurezza e privacy limitando le eventuali intercettazioni.
Lo sbarco sul mercato ha le sembianze di una lampada
Se n’è parlato, ed ora ecco l’approdo sul mercato che aprirà le porte del Li-Fi anche al grande pubblico e non solo agli esperti di settore.
Un saggio si è già avuto al Ces, il Consumer Electronics Show ospitato a Las Vegas sino allo scorso 12 gennaio, fiera delle principali novità elettroniche e robotiche del mondo. In Nevada è stato infatti presentato uno studio accurato sulle potenzialità della versione 2.0 del Wi-Fi, studio che ha preso le sembianze di una lampada. Attraverso questa, la tecnologia Li-Fi diffonde la rete internet ed il segnale wireless attraverso la corrente elettrica e la luce della lampadina.
Se il prototipo dovesse avere successo, in futuro potrebbe bastare accendere la luce per avviare il collegamento alla rete.
All’apparenza la lampada appare un oggetto da ufficio come tanti altri, ma in realtà nasconde una serie di novità. Si passa dalla possibilità di regolare l’intensità e la tipologia di luce emessa (fredda o calda) sino all’opportunità di collegarla allo smartphone per controllare diversi parametri con una app dedicata.
Ma la vera innovazione copernicana è forse la meno evidente.
Un cerchio attorno alla lampadina consente la trasmissione del segnale wireless sfruttando lunghezze d’onda non percepibili dall’occhio umano, come i raggi infrarossi. La lampada necessita però di un cavo ethernet di collegamento, aspetto piuttosto limitativo in questa fase di lancio commerciale.
Altro aspetto che ne limiterà la diffusione è il costo: 840 dollari.
Anche se è facile immaginare che in caso di successo e quindi di maggior diffusione il costo di produzione e il prezzo di vendita caleranno sensibilmente.
Tanti dubbi, ma anche tante possibilità per il futuro
Al momento siamo ancora ai «se», ma la strada intrapresa sembra essere più che interessante e magari fra qualche anno negli scaffali dei supermercati potremo davvero trovar lampade e lampadine in grado di diffondere Internet nelle case, negli uffici e nelle piazze di tutto il mondo.
Non va dimenticato che i vantaggi derivanti dall’utilizzo della luce al posto delle onde radio sono tanti. In primo luogo, in laboratorio sono state raggiunte velocità fino a 224 gigabit al secondo, il che significa una velocità di scaricamento dati 100 volte superiore al Wi-Fi. Infine, non sarebbero più necessari router o trasmettitori, smartphone e tablet potrebbero sfruttare la tecnologia Li-Fi grazie ai sensori della fotocamera integrata.