Se non siamo alla dichiarazione di guerra digitale poco ci manca. Le tre principali agenzie di intelligence americane, la FBI, la NSA e la CIA, per bocca dei loro più alti rappresentanti, hanno lanciato l'allarme durante un'audizione al Senato americano di fronte alla Intelligence Commission. Cerchiamo di capire i motivi di questo allarme e quali ripercussioni potrebbe avere la vicenda anche qui da noi.

Le dichiarazioni degli 007

Gli agenti segreti americani hanno puntato il dito, in particolare, su smartphone, tablet ed accessori della Huawei. Secondo gli 007, infatti, tale azienda sarebbe molto vicina al Governo cinese e, per usare le parole del direttore dell'FBI, Chris Wray, si ha il timore che possa guadagnare delle posizioni di potere all'intero della rete di telecomunicazioni statunitense.

Questo, sempre secondo lo 007 americano, potrebbe consentirle di esercitare delle indebite pressioni o attuare delle vere e proprie campagne di spionaggio difficilmente controllabili e di cui beneficerebbe un governo straniero che non condivide in pieno i valori della società occidentale. Sulla stessa lunghezza d'onda anche il capo della NSA, l'ammiraglio Michael Rogers che ha parlato apertamente di sfida che diventa sempre più difficile e ha affermato che queste aziende devono essere sottoposte ad un attento controllo. Secondo le agenzie di intelligence americane sia Huawei che Zte costituirebbero un pericolo per la sicurezza nazionale.

Il comunicato stampa di Huawei

L'azienda di Shenzen ha emesso un comunicato ufficiale per rispondere alle insinuazioni delle agenzie di intelligence americane, in cui si fa presente che l'azienda è pienamente consapevole del fatto che vi siano delle attività di agenzie governative per inibire la capacità di fare business dell'impresa sul territorio statunitense, ma, d'altra parte la stessa assicura di non rappresentare un pericolo per la sicurezza nazionale, e in particolare informatica, rispetto a qualunque altra azienda cinese operante attualmente.

Anzi, il fatto che nel mondo, in circa 170 paesi, milioni di persone si fidino di Huawei e dei suoi prodotti dimostra la bontà e correttezza della sua strategia. Per converso, secondo l'azienda cinese, dietro l'allarme appena lanciato dalle agenzie americane ci sarebbero ragioni commerciali non meglio specificate.

I timori americani

Di fatto, ciò che temono gli 007 americani non ha a che fare con la libertà di concorrenza, quanto che i servizi segreti cinesi adottino nei confronti degli Stati Uniti quello che questi ultimi hanno fatto nei confronti di altri paesi con il progetto Prism reso noto dallo scoppio del caso Datagate ad opera di Edward Snowden.

In pratica, i vari dispositivi verrebbero hackerati per funzionare in modo tale da trasferire preziose informazioni riservate al governo cinese. Da qui, l'allarme lanciato e la richiesta di non acquistare ne utilizzare tali dispositivi. E, ovviamente, se questo venisse fatto nei confronti degli Stati Uniti potrebbe essere replicato anche verso gli altri paesi occidentali. La storia, come sempre in questi casi, si ripete.