A seguito di una rapidissima inchiesta del sito Polygon.com, la software house MEDL Mobile, specializzata in giochi per smartphone e tablet, ha ritirato dallo store Apple il gioco "NRA: Practice Range", pubblicato nel 2013. Il motivo è lo stretto legame, evidente già nel titolo, con la controversa associazione americana in favore dei possessori di armi da fuoco — associazione che, seppur spesso contestata, è un'istituzione saldamente in piedi dal 1871.

Avvio alle armi

Nella classica visuale in soggettiva — detta FPS, ovvero First Person Shooter — NRA: Practice Range permette al giocatore di prendere confidenza con dettagliate riproduzioni di pistole e fucili di precisione.

I livelli, o meglio le ambientazioni, proprio come si trattasse di un campo d'addestramento, sono un classico poligono di tiro al chiuso, con sagome e bersagli mobili posti a distanze man mano sempre più impegnative, e un poligono di tiro all'aperto, in cui vengono lanciati dei piattelli; lo scopo, anche se il gameplay potrebbe benissimo somigliare al classico degli anni '80 Duck Hunt per Nintendo, non è tanto quello di far punteggio e scalare una classifica, quanto quello di prendere confidenza con l'oggetto-arma, incuriosirsene, avviarsi a una cultura. Per quanto riguarda il contorno della meccanica di gioco, NRA: Practice Range è in effetti di un realismo quasi scarno, più che essenziale.

Qui, un giocatore in azione:

Dopo l'ennesima strage

L'attenzione sul prodotto della MEDL Mobile, dal quale la compagnia stessa, a distanza di anni, ha totalmente preso le distanze, è stata tristemente condotta in seguito all'atto atto terroristico di Parkland, in cui sono morte 17 persone. L'ennesima provocazione del Presidente degli Stati Uniti Donald Trump, che ha esposto la possibilità di armare i professori di ogni scuola per prevenire altre stragi, ha costretto nuovamente l'opinione pubblica a interrogarsi sul pericolo del possesso delle armi da fuoco, sulla sua effettiva necessità — se insomma sia un reale e sacrosanto diritto del cittadino americano.

La Carta dei Diritti degli Stati Uniti, in merito, parla chiaro: il possesso e il porto d'armi costituiscono effettivamente un diritto. Ma in ambito videoludico (dove anche per altri generi di attua una politca di controllo molto stringente), l'opinione è talmente diversa che un gioco patrocinato dalla NRA, dopo i fatti della Marjory Stoneman Douglas High School, è stato immediatamente rimosso, e senza alcun ripensamento.