Uno studio condotto da due professori dell'Università canadese McMaster ha dimostrato come gli smartphone siano tra gli oggetti più inquinanti di quest’ultimo millennio, sia per l’Ambiente che per la salute umana. È pur vero che il cellulare sembra essere divenuto indispensabile. Di fatto, è uno dei mezzi di comunicazione più usati, tanto da non riuscire a farne quasi più a meno nel nostro quotidiano.

Nel 2017, sono stati venduti 1,5 miliardi di smartphone in tutto il mondo. Ne dà riscontro anche il 30° Rapporto Eurispes, in cui alla voce media e tecnologia risulta che 9 italiani su 10 sono possessori di un telefonino, in particolare il 35% è orientato all’acquisto degli ultimi modelli.

Rischi per l’ambiente a causa degli smartphone

Dallo studio condotto in Canada è emerso che ben l'85% del gas serra prodotto dai cellulari proviene dal processo di estrazione dei metalli per realizzare le schede e i chip, oltre che dal ciclo produttivo: ogni messaggio, telefonata e riproduzione video consuma energia. Un consumo nettamente superiore anche a quello dei pc e laptop.

“I cellulari sono alimentati da elettricità generata dai combustibili fossili - ha spiegato Lotfi Belkhir uno degli autori dello studio- Entro il 2040 l'industria tecnologica sarà responsabile del 14% dei gas serra totali nell’atmosfera”.

Conseguenze psicofisiche dei cellulari sulla salute umana

Alla lunga, è appurato come il troppo uso dei cellulari procuri delle conseguenze sulla salute psicofisica dei soggetti coinvolti.

Statisticamente parlando, sempre secondo i dati del 30° Rapporto Eurispes, di fronte ad alcune domande il 76,8% del totale degli intervistati ritiene che i social network inducano ad un utilizzo eccessivo del cellulare; il 67,7% degli stessi pensa che porti ad assumere comportamenti aggressivi nei confronti del prossimo; il 65,1% ha paura per la propria privacy.

Effetti anche sulla spina dorsale e sui denti, dovute alla cattiva postura assunta durante l’utilizzo. “Adesso, i ventenni hanno la salute della spina dorsale di una persona di 30 o di 40 anni. È un'epidemia” ha spiegato il chiropratico Christian Kang, fautore di uno studio sull’argomento.

Inoltre, è dimostrato come il frenetico bisogno di impugnare un cellulare di continuo porti ad una progressiva disattenzione anche durante la guida dell’automobile. Molti degli intervistati ammettono di usarlo mentre camminano (il 54,3%) o quando guidano (il 23%), mettendo a rischio se stessi e gli altri.