Da sempre l’uomo è affascinato dal misterioso pianeta rosso e fin da quando siamo stati capaci di viaggiare nello spazio, Marte è sempre stato una meta molto ambita per le varie compagnie “interplanetarie” presenti sulla Terra. Purtroppo le attuali tecnologie non ci permettono di raggiungerlo fisicamente, dista da noi 250 milioni di km, ma anche se potessimo le condizioni non sarebbero favorevoli e finiremmo con l’essere spazzati via da una tempesta solare.

Le uniche cose viventi su Marte fino ad oggi infatti sono i buffi rover targati NASA che continuano a fare ricerche ed esplorano ogni anfratto del pianeta.

La compagnia spaziale Americana non vuole però fermarsi qui con gli studi sul campo e spera di lanciare tra il 2025 e il 2030 delle api robot, chiamate ironicamente MARSBEES (api marziane).

L'unione fa la forza

Questi droni-insetto, che sono solo una delle 25 idee innovative finanziate dal programma NAIC della NASA, dovrebbero essere molto avanzate tecnologicamente, essere equipaggiate con delle ali simili a quelle delle cicale che dovrebbero sostenere un corpo molto piccolo ma equipaggiato con vari sensori, in grado di captare tracce di metano, scansionare il terreno, con una stazione centrale in cui ricaricarsi e una molla posta nella parte inferiore per immagazzinare energia cinetica per il risparmio energetico.

Le piccole nate dalla collaborazione di un’università dell’Alabama con degli scienziati giapponesi dovrebbero inoltre essere tutte costantemente collegate fra di loro e con un centro di comunicazioni, permettendo la perfetta sintonia e coordinazione fra loro e riducendo le possibilità che la missione fallisca.

Un passo in avanti verso il sogno della frontiera spaziale

La sperimentazione di queste tecnologie costituisce il preludio al popolamento degli spazi galattici intorno alla terra. L'orbita terrestre già pullula di satelliti, mentre i pianeti confinanti sono sempre più oggetto di esplorazione da parte di sonde, intente a fotografare o a riprendere la superficie o il sottosuolo di Marte, della Luna ecc.

La corsa verso lo spazio riguarda gli stati nazionali, ma sempre più le compagnie private, che spendono milioni di dollari, rubli, euro e yen per l'attuazione di audaci imprese "galattiche". Fra gli imprenditori più importanti vi è sicuramente Elon Musk, ndatore e CEO della Space Exploration Technologies Corporation.