D'ora in avanti non sarà più necessario tagliare pezzi di tessuto per esaminare le cellule al microscopio. E' stato messo a punto un sistema per osservare le cellule in movimento e dal vivo. Tale sistema si basa su un sistema 3d in cui le cellule possono essere osservate dal vivo in ogni loro dettaglio. Per la prima volta le cellule vengono studiate in movimento all'interno dell'organismo, quando è ancora possibile osservarle mentre "nuotano" nel sangue. Per mettere a punto una tecnica di tal genere si è preso spunto da una procedura che veniva adottata per studiare le stelle e i pianeti nel momento del loro massimo splendore.

Stop ai microscopi tradizionali?

I microscopi tradizionali risultano troppo lenti per seguire il percorso delle cellule in attività. Inoltre la luce che viene utilizzata è talmente intensa che potrebbe modificare il comportamento delle stesse cellule. Per questo motivo è stato ideato uno strumento presso l'Istituto di Medicina Howard Hughes (Stati Uniti), formato da due microscopi in uno. Tale studio è stato pubblicato sulla rivista Science e si basa su una tecnica utilizzata dagli astronomi per molti anni, e che oggi viene fatta valere a livello microscopico.

La tecnologia utilizzata

La nuova tecnica per vedere le cellule in movimento si basa su due diverse tecnologie. La prima consiste in una tecnica adattativa, che normalmente permette agli astronomi di eliminare le turbolenze dovute all'atmosfera terrestre.

La seconda tecnica si basa invece su un reticolo di luce delicata che permette di ottenere immagini in 3d e ad alta risoluzione. Tale strumento è stato utilizzato per la prima volta nello studio di una cellula tumorale che nuota nel flusso sanguigno, o per seguire una cellula immunitaria mentre si muove nell'orecchio di un pesce zebra.

Per ora si tratta di una tecnica in fase di sperimentazione, ma i risultati sono stati sorprendenti. I ricercatori statunitensi stanno infatti già ideando una versione più economica di tale tecnologia all'avanguardia, e ovviamente di dimensioni più accessibili. Si tratta di un'esigenza necessaria dato che per ora il microscopio occupa un tavolo lungo più di due metri.

In un prossimo futuri si auspica che tale sistema possa essere utilizzato per osservare e scoprire nel dettaglio svariate tipologie di cellule in movimento che sono ancora presenti nell'organismo, in modo da ridurre qualunque interferenza esterna.