In concomitanza con la doppia udienza che vede coinvolto il fondatore di Facebook, Mark Zuckerberg, il social network avvisa quegli utenti i cui profili potrebbero essere stati violati. Lo scandalo Cambridge Analytica ha coinvolto circa 87 milioni di persone. Il colosso americano tenta quindi di correre ai ripari, cercando di garantire maggiore trasparenza con particolare attenzione alla privacy. Dopo lo scandalo, Facebook ha perso parecchi punti percentuali in borsa bruciando diversi miliardi di dollari.

Facebook vi notificherà in automatico

Qualora siate fra gli 87 milioni di utenti ai quali sono stati sottratti dati sensibili, Facebook vi notificherà direttamente dalla vostra newsfeed.

Riceverete quindi un messaggio dal social network il quale vi spiegherà in breve l'accaduto. Vi verrà inoltre fatto sapere che il sito incriminato (This is Your Digital Life) è stato chiuso ma potrebbe aver utilizzato impropriamente i vostri dati. Le possibili vittime italiane dovrebbero essere poco più che 214.000.

Dopo aver ricevuto questa notifica da parte di Facebook, viene consigliato di limitare l'accesso di altre applicazioni ai nostri dati. Questa è una procedura semplice e veloce, basterà entrare nella sezione dedicata alle applicazioni e disattivare l'accesso alle nostre informazioni da parte di terzi.

Lo stesso discorso vale per coloro che non hanno subito violazioni. Facebook potrebbe ugualmente suggerirvi di proteggere le vostre informazioni.

È consigliato proteggere anche in questo caso il vostro account, disattivando l'accesso da parte di terzi.

Facebook, cosa è accaduto?

Il protagonista di questa vicenda, oltre a Facebook, è Christopher Wylie, un ex dipendente dell'agenzia Cambridge Analytica. Nel 2015 avrebbe creato l'app "thisisyourdigitallife", affermando di voler costruire i profili psicologici degli utenti iscritti.

L'obiettivo era però un altro. L'ex dipendente dell'agenzia ha così ottenuto l'accesso completo a 270.000 profili e una visuale effettiva di 50 milioni (grazie alla funzione "Facebook login" le persone, eseguendo l'accesso, autorizzavano al trattamento dei dati personali). Wylie ha poi trasmesso i dati sensibili all'agenzia Cambridge Analytica, tradendo lo scopo principale che si proponeva l'applicazione e infrangendo la legge. I dati passati all'agenzia sono stati utilizzati durante la campagna elettorale americana del 2016. Cambridge Analytica ha utilizzato i dati "rubati" per spingere al voto pro-Trump.