India - Un violento nubifragio abbattutosi sulla città di Agra, ha danneggiato due minareti della meraviglia del mondo moderno. Il tempio islamico attira ogni anno più di 12mila visitatori da ogni parte del globo, rendendolo una della attrazioni turistiche più visitate al mondo. Nonostante la pesantezza del marmo bianco che lo compone, due dei suoi splendidi minareti non hanno retto alla forza devastante del nubifragio, crollando e rompendosi in mille pezzi.

Taj Mahal, il bilancio dei danni

Il bilancio dei danni è inestimabile. Due dei minareti che compongono uno dei mausolei più conosciuti al mondo sono crollati, rompendosi inevitabilmente.

I quattro grossi minareti che circondano la struttura sono, fortunatamente, rimasti intatti. Il vento soffiava ad oltre 130 km/h ed ha fatto cadere, con una semplicità disarmante, i due pilastri alti ben 4 metri l'uno.

Il primo dei due minareti andati distrutti, si trovava all'ingresso del monumento (il cosiddetto cancello reale), dove solitamente i turisti guardano per la prima volta il mausoleo, durante la visita. Il secondo si trovava all'ingresso sud del tempio. Le autorità hanno dichiarato che i lavori per la ristrutturazione sono già iniziati e le strutture danneggiate saranno ricostruite al più presto.

Un temporale può scalfire il Taj Mahal?

La massima espressione dell'arte Moghul, sembrava essere un colosso onnipotente, difficile da scalfire.

Eppure, nel paese dei monsoni, una tempesta è riuscito a sfregiarlo. La struttura, costruita dall'artista Shah Jahan in memoria della sua regina, Mumtaj Mahal, è composta da pesanti blocchi di marmo bianco con pietre preziose incastonate al suo interno. Il perché del collasso dei minareti è riconducibile all'inquinamento e alle attività dell'uomo nei dintorni del sito negli ultimi anni. Lo Studio Archeologico Indiano ha affermato nel gennaio scorso che "Il Taj Mahal è a rischio. Potrebbe perdere la sua lucentezza e la sua struttura potrebbe risentirne, a causa degli altri livelli di inquinamento della città di Agra".

L'India ha di fatto sorpassato la Cina per quanto riguarda l'inquinamento atmosferico. Secondo uno studio dell'Università del Maryland, dal 2007 le emissioni di anidride solforosa cinesi sarebbero diminuite del 75%, quelle dall'India, invece, sarebbero aumentate del 50%.

Un vero disastro quindi, quello che è capitato nella città di Agra che vede il suo gioiello sfregiato e dovrà correre subito ai ripari per non perdere il suo 'appeal' turistico.