Elon Musk, l'amministratore delegato di Tesla (TSLA) e SpaceX, ha accusato i media di essere disonesti e ha lanciato la possibilità di creare un servizio per valutare la credibilità di giornalisti e testate in una serie di tweet.
Il duro attacco di Musk
A scatenare l'ira dell'imprenditore sudafricano è stata la stampa internazionale. Irritato dagli articoli critici su Tesla, Musk ha probabilmente deciso che il problema non è Tesla, ma la stampa che se ne occupa. Malgrado sia stata proprio la stampa a cucirgli su misura le vesti di "imprenditore visionario", il CEO di Tesla non sembra aver accettato di buon grado gli ultimi articoli sulle difficoltà che sta attraversando la produzione della nuova berlina elettrica Model 3.
La proposta lanciata su Twitter
La proposta, lanciata dal proprio account Twitter, si basa sulla creazione di una piattaforma online di rating. Ad essere votati e giudicati sarebbero i giornalisti e le testate editoriali in generale. Si tratterebbe quindi di una sorta di TripAdvisor del mondo editoriale, uno strumento che permetterebbe ai singoli utenti di giudicare l'affidabilità delle notizie pubblicate dai media. La polemica, naturalmente, non ha tardato a esplodere. Elon Musk ha lasciato intendere una certa insofferenza nei confronti dei media.
Stando alla sua proposta, il portale verrebbe sviluppato in modo tale che venga tenuta traccia del punteggio di credibilità nel tempo di ciascun giornalista.
La piattaforma assumerebbe il nome di Pravda, ovvero "verità", lo stesso nome di quello che è stato l'organo ufficiale del Partito Comunista dell'Unione Sovietica.
In realtà, la società Pravda Corp. è stata incorporata nel 2017, con a capo Jared Birchall, un nome che è stato spesso accostato a Musk.
Sostenitori e detrattori
L’idea non è passata inosservata.
Siva Vaidhyanathan dell’Università della Virginia, contattato dalla CNN, ha sostenuto la validità del progetto. Una condizione preliminare sarebbe, però, la supervisione del servizio da parte di una fondazione giornalistica indipendente. Inoltre, per una proposta di tale portata, è imprescindibile assicurare una solida metodologia alla base del funzionamento della nuova piattaforma.
Timothy Karr si è schierato nettamente contro l'iniziativa di Musk. Stando a Karr, la proposta di Musk non sarebbe altro che l'ennesimo caso in cui un ricco e potente imprenditore tenta di mettere a tacere quei giornalisti che non vedono le cose come le vede lui.