A quasi trent'anni dal "Progetto Genoma Umano" del 1990, il cui obiettivo era quello di mappare il DNA per rivelare le principali sequenze geniche, l'umanità sta vivendo un rinascimento biotecnologico notevole. La possibilità di studiare e comprendere patologie che prima si pensavano al di fuori della nostra portata, fa luce sul mirabile avanzamento tecnologico vissuto ai nostri giorni, volto al miglioramento della vita di tutti i giorni, anche e soprattutto dal punto di vista medico.
Synlogic, Intrexon e le grandi visionarie
Il miglioramento degli aspetti quotidiani della vita è affidato alle grandi società che si sono affermate in questi ultimi anni, le quali lavorano proprio per questo scopo servendosi di tecnologie avanzatissime ed esperti nel settore.
Tra queste la Synlogic e la Intrexon.
I microbi giocano un ruolo silente, ma allo stesso tempo fondamentale nel nostro organismo: sono responsabili dell'equilibrio interno e, al contempo, fanno sì che il corpo non sia invaso da batterii patogeni dall'esterno. Per tali ragioni le società sopra citate, con l'autorizzazione degli enti regolatori, hanno dato il via a una serie di test clinici sui i batteri modificati.
L'Escherichia Coli, principale batterio dell'intestino, è stato oggetto di un approfondito studio da parte della Synlogic, azienda di Cambridge, che è riuscita ad ottenerne due nuove versioni: una per il drenaggio dell'ammoniaca accumulata nel sangue in pazienti che soffrono di malattie epatiche ed un'altra per la rimozione di residui neurotossici dell'aminoacido Fenilalanina in pazienti colpiti da Fenilchetonuria.
La seconda compagnia, con sede nel Maryland, è stata capace di modificare il batterio impiegato nella produzione casearia, il Lactococcus Lattis, conferendogli la capacità di combattere il diabete Mellito di tipo 1 e di tipo 2.
Le sperimentazioni non si fermano qui: di fatto, è in fase di sperimentazione anche un progetto di colonizzazione dell'organismo umano a lungo termine.
Il fine di questo esperimento è quello di potenziare le difese immunitarie contro patologie che si trasmettono per via sessuale come l'AIDS.
I dubbi della comunità scientifica
Attualmente, la comunità scientifica sceglie di non farsi piena promotrice di questo nuovo tipo di biologia sintetica. La principale fonte di dubbio riguarda la validità del metodo come unica soluzione attuabile per la cura di suddette patologie: permangono, infatti, molti dubbi sulla resistenza di questi batteri al di fuori dell'organismo umano.
Ad esempio, non è certo se i batteri modificati siano capaci di trasmettere l'informazione ad altre cellule, ma soprattutto i ricercatori sono incerti sulla risposta immunitaria che un organismo modificato geneticamente potrebbe scatenare nel nostro corpo.
Sicuramente il tempo e la ricerca ci daranno le risposte che cerchiamo, per adesso possiamo dire che la genetica ha fatto passi da gigante in pochissimo tempo e ci sarà da aspettarsi altrettante innovazioni tra altri vent'anni.