In arrivo una versione a pagamento di Facebook. E' questa la novità sul social network, ormai in circolo da tempo ed indirizzata a quell'applicazione che è diventata il 'pane quotidiano' di milioni e milioni di persone al mondo: adesso però, pare possa essere concreta la possibilità di una versione non gratuita, con nuove funzionalità.
Facebook: una versione a pagamento
Nessuno spazio a bufale o fake news che dir si voglia, bensì alla novità di una versione Facebook priva di pubblicità, nelle idee del colosso che a breve potrebbe lanciarla sul mercato.
Gli sviluppatori di Mark Zuckerberg pare stiano lavorando su Facebook, dopo le polemiche delle ultime settimane, con l'intento di sviluppare un servizio parallelo a quello vigente, ma pagandolo. Facebook pare comunque aver avviato una serie di sondaggi, utili per capire se la futura versione a pagamento possa essere qualcosa di gradito al pubblico che si ritroverebbe così, finalmente, senza alcuna pubblicità. In cambio di una piccola somma da pagare, Facebook offrirebbe un servizio libero, privo del benché minimo annuncio e fatto solo di contenuti realmente d'interesse all'utente. Una possibilità che potrebbe essere ben accolta da molti, anche se il servizio andrebbe incontro al rischio di essere snobbato da una grossa fetta di iscritti.
Social Network rivoluzionato?
Le ultime settimane sono state contraddistinte da una serie di scandali inerenti la sicurezza e la privacy dei dati degli utenti iscritti alla piattaforma digitale. Molti di quelli che potrebbero dare il benvenuto alla versione a pagamento sperano anche che il progetto possa garantire un'assoluta privacy.
Ritornando alla novità, potrebbe trattarsi di un abbonamento rivolto all'utente in cambio della rimozione di quelle inserzioni e pubblicità che il colosso spinge, nella versione attuale, sulla piattaforma. Un account 'libero' da contenuti proposti, poiché pagati da qualcuno: un’operazione che nel corso degli anni ha spinto diversi utenti a chiudere il proprio account, oppure usarlo con meno frequenza.
Ad oggi rimane un'ipotesi molto accreditata a concretizzarsi, chissà però come sarà accolta dagli utenti che sino ad oggi hanno mostrato fiducia al social che spopola sugli smartphone, eccezion fatta per gli ultimi mesi burrrascosi, dove a pagarla è stata proprio la sicurezza delle informazioni personali, vendute a chi voleva arricchire il proprio database di dati.