Il colosso informatico americano Google è finito nuovamente nel mirino dell'Unione Europea. Infatti, tenendo conto di alcune indiscrezioni lanciate dal "Financial Times", Bruxelles starebbe pensando di comminare all'azienda una nuova multa. La sanzione potrebbe arrivare fino ad un massimo di 11 miliardi di dollari e, in seguito alla diffusione della notizia, c'è stata subito una ripercussione negativa per la società americana, poiché i suoi titoli hanno registrato un calo a Wall Street dello 0,86%.
Il motivo della presunta sanzione
"Abuso di posizione dominante tramite Android".
È questa la motivazione che ha spinto Margrethe Vestager, commissaria Ue per la concorrenza, a valutare l'opportunità di colpire con una nuova sanzione il colosso statunitense. L'annuncio ufficiale potrebbe arrivare a breve, nel mese di luglio, e potrebbe rappresentare l'intervento più significativo nei confronti di Google che, d'altronde, non è nuova a situazioni di questo genere.
Se da un lato sono chiare le ragioni che stanno alla base della probabile multa, dall'altro non è ancora certa la quota complessiva che la società americana sarebbe chiamata a versare. Si ipotizza, ad ogni modo, che l'ammontare potrebbe arrivare fino a 11 miliardi di dollari, l'equivalente del 10% degli affari globali di Google.
Di solito, però, la cifra viene ritoccata verso il basso.
Unione Europea vs Google
Quest'intenzione dell'Ue mette ulteriormente in evidenza i difficili rapporti fra Bruxelles e Google, che potrebbero essere negativamente condizionati dall'alta tensione esistente in questo momento fra Stati Uniti e Unione Europea, in particolar modo dopo la decisione di Donald Trump di imporre dazi sull'acciaio e l'alluminio per avviare una politica isolazionista volta a promuovere i prodotti americani.
Secondo quanto emerso dalle indagini del "Financial Times", la Commissione Europea sarebbe pronta ad accusare Google di aver imposto condizioni illegali ai produttori di dispositivi Android, a tutto svantaggio sia della concorrenza che dei consumatori. L'azienda californiana, da parte sua, avrebbe già rispedito le accuse e i sospetti al mittente, aggiungendo però che non avrebbe notato alcun atteggiamento di apertura o patteggiamento da parte dell'Ue.
D'altronde, sanzioni e attacchi nei confronti di Mountain View non rappresentano una novità. Nel giugno 2007, infatti, proprio l'Unione Europea comminò a Google una sanzione pari a 2,4 miliardi di euro, anche in quest'occasione per abuso di posizione dominante, poiché la società americana avrebbe favorito i propri servizi Google Shopping sul web.
Il caso Android
Nel 2016, ai produttori di Android - il sistema operativo presente nella maggior parte degli smartphone in tutto il mondo (80%) - sarebbero state imposte analoghe condizioni illegali da parte di Alphabet (la controllante di Google) allo scopo di favorire prodotti e applicazioni del colosso statunitense, ottenendo una sorta di posizione "esclusiva" nelle ricerche online e impedendo, di fatto, ai consumatori la possibilità di scegliere fra altre app e servizi.