Le novità che arriveranno a partire dal 25 maggio 2018 sono state ampiamente comunicate da Google e tramite posta elettronica, con messaggi che informano circa i prossimi cambiamenti e adeguamenti al cosiddetto GDPR, acronimo di "General Data Protection Regulation", ossia "Regolamento Europeo della Privacy". Per quanto riguarda l'Italia, le ultime regole sulla privacy risalgono al 1995, rinnovate poi nel 2003, e verranno completamente sostituite dal nuovo testo europeo.

Cosa cambierà sulla privacy online

L'idea di un nuovo regolamento sulla privacy è arrivata al Consiglio europeo nel 2012, che aveva deciso di adottarlo ad inizio 2016: come sempre, però, le nuove leggi devono rimanere in fase embrionale per qualche tempo, prima di essere pronte ad essere varate definitivamente.

Finalmente, anche per la sicurezza dei dati personali, siamo arrivati al tanto atteso cambiamento.

Il GDPR 2018 è stato varato dal Parlamento europeo il 4 maggio 2016, ed entro il 25 maggio 2018 dovrà essere adottato da tutti gli Stati membri dell'UE. Le direttive complete che regolano il trattamento della privacy si possono leggere sulla "Gazzetta Ufficiale dell'Unione Europea", e riguardano soprattutto il diritto all'oblio in merito alla diffusione dei dati personali.

L'articolo numero 17 del GDPR tratta della cancellazione dei dati senza ingiustificato ritardo quando questi non siano più necessari per le finalità per cui erano stati raccolti. Il consenso al trattamento dei propri dati personali - che bisogna accettare ogni volta che si visita un sito Internet - potrà essere dunque revocato in qualsiasi momento, e ci si potrà anche opporre senza alcuna giustificazione.

Le nuove norme in materia di privacy non riguardano solamente Internet, ma tutte quelle circostanze in cui si sia tenuti a fornire i propri dati sensibili per qualsiasi tipo di trattamento.

Un passo in avanti per il Garante della privacy

I cambiamenti non riguarderanno solamente i privati, ma anche le aziende. Ad esempio, l'articolo 5 del GDPR prevede che tutti i dati raccolti debbano essere comprovati dai gestori del trattamento, che saranno così ulteriormente responsabilizzati.

Tutte le aziende pubbliche e private dovranno avere un responsabile per la protezione dei dati personali ed un registro nel quale dovranno essere annotate tutte le modalità di trattamento.

Il funzionario per la protezione dei dati personali, Data Protection Officer (DPO), sarà perseguibile con multe e sanzioni in caso di mancato rispetto del regolamento.