Whatsapp, ancora oggi, resta l'applicazione di messaggistica più diffusa al mondo. Non sorprende, quindi, che i principali virus e tentativi di phishing viaggino per mezzo di tale piattaforma. Gli ultimi e curiosi episodi chiamano in causa l'utente Momo. Un fenomeno virale divenuto celebre a seguito di una creepypasta circolata sul web e, successivamente, diffusasi proprio su WhatsApp.

Momo, il fenomeno virale in circolo su WhatsApp

Nelle ultime d'ore, anche sui siti d'informazione in ambito tecnologico, non si parla d'altro. L'utente Momo ha catalizzato su di sé l'attenzione degli utenti di WhatsApp.

Ma perché mai tutto questo clamore? In buona sostanza, chiunque dovesse provare a mettersi in contatto con specifiche numerazioni telefoniche (che eviteremo di citare in questa sede) comincerà ad interagire con la singolare "entità". Occorre, però, fare molta attenzione perché, soprattutto per gli utenti molto sensibili, l'esperienza potrebbe rivelarsi tutt'altro che piacevole. Anzi, c'è il rischio che il tutto possa traumatizzare.

In men che non si dica, Momo comincerà a rispondere al saluto ricevuto. Il suo modo di "fare amicizia" consisterà nell'inviare immagini oscene e raccapriccianti. Corpi mutilati, torture e quanto di più feroce possa esserci.

Come difendersi da Momo quando si utilizza WhatsApp

In tutte le catene di Sant'Antonio che si rispettino, la regola è principalmente una: condividere il materiale ricevuto con i propri contatti di WhatsApp. Qualora non si dovesse seguire tale step, l'utente "rischierebbe" di essere protagonista di un evento tragico (questa è la "promessa" di Momo).

Ovviamente, sono in pochi ad averci creduto. Tuttavia, quella bassa percentuale d'utenza ha contribuito al rapido diffondersi del singolare fenomeno.

La cosa fondamentale da fare per difendersi è semplicemente una: non entrate in contatto con le numerazioni che, in misura sempre più elevata, stanno invadendo le pagine web e social.

Nel caso in cui uno dei vostri amici dovesse inviarvi un messaggio "a tema Momo" evitate di visualizzarlo. Qualora aveste già ceduto alla curiosità, provvedete immediatamente alla sua rimozione.

Il sospetto è che dietro questa leggenda metropolitana possa nascondersi il tentativo di un hacker finalizzato alla violazione della privacy dell'utente. Lo spirito emulativo di altri malintenzionati, poi, contribuisce ad enfatizzare ulteriormente l'inganno. Per cui, continuate ad utilizzare WhatsApp per messaggiare con i vostri conoscenti, ma lasciate Momo alla sua solitudine.