Con l'avvicinarsi di Halloween il Massachusetts Institute of Technology di Boston si è reso protagonista di un esperimento che riflette la notte più spaventosa dell'anno. Si chiama BeeMe il videogame usato per l'esperimento. La trama ideata dai creatori del gioco sembra simile a quella di un qualunque film di fantascienza, ma in questo caso si tratta di una sperimentazione che viene fatta su utenti consapevoli di coadiuvare ad un test effettuato online per comprendere meglio come vengono intese le interazioni sociali rispetto a quelle previste dalla vita reale, portando le emozioni fino all'estremo.
La trama del software BeeMe
Un'intelligenza artificiale denominata Zookd, con una natura particolarmente malvagia, riesce a sfuggire ai suoi creatori. C'è un solo essere umano che potrebbe sconfiggere questa entità, ma si rende conto che la sua intelligenza è inferiore a quella di Zookd, per cui decidere di rinunciare al libero arbitrio, pur di sconfiggerlo. L'attore del videogame decide infatti di farsi comandare da altri esseri umani per poter sconfiggere Zookd; ed è proprio a questo punto che entrano in gioco gli utenti, i quali possono interagire nel videogame al fine di controllare la mente altrui.
Un esperimento social
Secondo quanto ribadito dal coordinatore del Mit Media Lab al sito Business Insider "gli utenti devono coordinarsi su larga scala" per potere aiutare il protagonista della vicenda, e in questo modo sconfiggere Zookd.
I creatori del Massachusetts Institute of Technology di Boston hanno ideato tale software non a scopo ludico, ma per monitorare il crowdsourcing degli utenti e la loro collaborazione nelle interazioni social rispetto alla vita reale. L'esperimento avrà luogo durante la notte di Halloween dalle 11 di sera (in Italia corrispondenti alle 4 di mattina).
Non si tratta del primo "esperimento da brividi" messo in atto dal Mit. Vi sono dei precedenti nel campo dei software ideati appositamente per la notte di Halloween. Nel 2016 i ricercatori dell'Università di Boston hanno ideato un'intelligenza artificiale denominata The Nightmare Machine, in grado di trasformare le normali foto in immagini terrificanti.
Nell'anno 2017 un ricercatore del Mit ha invece ideato un software per l'intelligenza artificiale che è stato denominato Shelley, come l'autrice di Frankenstein, il famigerato mostro costruito da parti di cadaveri diversi.