Ibm, la multinazionale statunitense dell'informatica, ha presentato in queste ore al Ces 2019 il primo computer quantistico commerciale. Non si tratta, in effetti, del primo computer quantistico mai progettato e nemmeno del più potente in assoluto, anzi. Comunque, si tratta del primo modello di computer quantistico non destinato alla ricerca pura. Infatti, il Q System One, questo il nome dato alla macchina, sarà il primo computer del suo genere ad essere disponibile per l'utilizzo da parte delle aziende.

Cos'è un computer quantistico

Tutti sappiamo che la totalità dei Computer utilizzati nelle nostre case, come anche tablet e smartphone, utilizzano il linguaggio binario per funzionare: il computer quantico supera questa logica.

In effetti, si tratta di una particolare macchina che utilizza i fenomeni tipici della meccanica quantistica per l'elaborazione e il trattamento delle informazioni. Tra questi fenomeni tipici si possono citare la sovrapposizione degli effetti, in base alla quale ogni stato quantistico può essere descritto come la sommatoria di due o più altri stati quantistici, appunto "sovrapposti" fra loro. Oppure possiamo citare la correlazione quantistica o entanglement che descrive il fatto che un determinato stato quantico non può, a volte, essere descritto singolarmente, ma solo come sovrapposizione di più sistemi.

Perché si è reso necessario il suo sviluppo

Lo sviluppo commerciale del computing quantico si è reso necessario a motivo dell'intervento di una serie di fattori concomitanti.

Innanzitutto, lo spazio fisico a disposizione di diverse attività umane si va sempre più riducendo. D'altra parte le capacità di miniaturizzazione dei classici chip hanno raggiunto, oramai, livelli difficilmente superabili.

D'altra parte il passaggio dalla logica del sistema binario (zero- uno) a quella del Qubit permette un aumento esponenziale delle capacità di elaborazione delle informazioni.

Tanto più che le aziende che utilizzeranno Q System One non dovranno in nessun modo installarlo all'interno dei propri uffici. Infatti, il computer quantico sarà accessibile esclusivamente via cloud computing. La macchina, infatti, è racchiusa in un cubo che misura tre metri per tre e dove non possono penetrare onde elettromagnetiche e che, nello stesso tempo, non è soggetto a vibrazioni.

Questo perché i Qubit hanno bisogno che sussistano delle condizioni ambientali ben precise per sviluppare la loro potenza di calcolo. I Qubit, infatti, hanno la capacità di elaborare contemporaneamente zero e uno. E questo rappresenta, in effetti, il futuro del calcolo computazionale.

A questo scopo, Ibm ha anche annunciato che nei prossimi mesi verrà aperto a Poughkeepsie, nello Stato di New York, il primo Quantum Computation Center per utenti commerciali dove le aziende potranno iniziare a prendere confidenza con la nuova macchina e a sperimentare le sue capacità e potenza di calcolo.