In un prossimo futuro si potrà forse dire addio agli inchiostri o alle tinte artificiali nella cosmetica. Tutto ciò potrebbe accadere in seguito ad una nuova scoperta del Mit, che ha individuato una varietà estesa di colori brillanti prodotti da semplici gocce d'acqua.
Grazie all'interazione tra luce e piccole gocce d'acqua è stato possibile ricreare una serie infinita di tonalità cromatiche. Questi colori brillanti pare abbiano anche le potenzialità per essere utilizzati in altri settori, come ad esempio per i display del comparto tecnologico. La ricerca è stata il risultato della collaborazione tra il Mit (Massachusetts Institute of Technology) e l'Università della Pennsylvania.
Gocce d'acqua dai mille colori
Le gocce d'acqua assumono tonalità sgargianti grazie all'effetto iridescente, ovvero alla proprietà intrinseca degli oggetti di assumere colori diversi in risposta ad un'interazione tra la luce e la loro struttura geometrica. Attuando una ricerca sull'acqua, gli studiosi del Mit e della Penn State avevano pensato inizialmente ad un fenomeno simile a quello della formazione degli arcobaleni causata dalla luce del sole riflessa che viene separata in colori differenti dalle gocce di pioggia. Invece, proseguendo con gli esperimenti, gli scienziati si sono resi conto che le particelle d'acqua brillanti possono essere in grado di assumere connotati differenti.
I cosmetici naturali
La scoperta dei ricercatori americani consiste nel fatto che le gocce d'acqua, nel momento in cui vengono appoggiate su una superficie, non presentano la forma di una sfera perfetta, ma al massimo di una semisfera, riflettendo così il 100% della luce.
In questo modo, la luce che penetra nelle particelle può rimbalzare molte volte sulla superficie, facendo percorsi diversi e prendendo molteplici direzioni prima di uscire.
Questo fenomeno può generare una moltitudine di colori sgargianti. Al contrario, lo stesso risultato non si può avere quando ci si trova di fronte ad una goccia perfettamente rotonda.
Il colore finale non dipende soltanto dalla forma dell'oggetto, ma anche dalla modalità di uscita della luce dalla goccia. Considerando le numerose cromature che possono generarsi a seconda delle caratteristiche delle gocce, gli studiosi hanno già in mente di avviare dei progetti basati proprio sui risultati della ricerca.
E così in futuro potrebbe essere possibile ricreare dei colori brillanti senza ricorrere all'inchiostro sia nella cosmetica che nella produzione di display.