In un momento storico in cui tutto sembra ruotare attorno ai social network negli ultimi anni due in particolare hanno riscosso particolare successo tra gli utenti. Si tratta di Whatsapp e Instagram, elementi divenuti ormai complementari a Facebook, piattaforma di riferimento e proprietaria dei contenuti promossi dalle due applicazioni. Se per Whatsapp il punto di forza rimane la facile accessibilità e soprattutto l'alternativa ai vecchi e cari sms ed mms forniti dagli operatori telefonici negli anni passati, Instagram è diventato invece un "cult" tra i giovani e meno giovani per quello che concerne il mondo videografico e fotografico, con il quale condivide in diretta momenti di vita ed emozioni.

Una novità dovrebbe arrivare però nei prossimi messi, un cambio di nome con l'aggiunta della dicitura "from Facebook" per legare ancora di più i due mezzi di comunicazione all'azienda di Mark Zuckerberg.

La motivazione alla base del cambiamento

Per promuovere il brand "Facebook" l'azienda americana ha deciso di legare ancora di più il nome di Whatsapp e Instagram attraverso l'introduzione di un chiaro riferimento che potrebbe andare a caratterizzare il download delle rispettive applicazioni all'interno del playstore, ma anche mediante una schermata durante la fase di accesso al servizio. Gli utenti potranno così continuare normalmente a usufruire dei servizi gratuiti promossi dalle applicazioni ma sapranno che il tutto è di proprietà della Facebook Inc.

Cosa cambierà dunque per l'utenza? Essenzialmente nulla: si tratta secondo le ultime indiscrezioni di un semplice rebranding pensato rimanere in linea con le disposizioni di legge sempre più restringenti sulla tematica della privacy e sopratutto della chiarezza in fase di installazione e accettazione delle note contrattuali.

Già in passato la stessa Facebook Inc aveva tentato di creare proprie applicazioni con medesime funzioni, virando successivamente sull'acquisizione di app create da terzi come appunto Whatsapp e Instagram.

Perplessità tra gli addetti ai lavori

La legittima operazione condotta dalla multinazionale statunitense al centro di recenti polemiche sulla condivisione di dati sensibili ha creato comunque perplessità tra gli addetti ai lavori.

Se da una parte la Facebook Inc vuole fidelizzare al suo marchio l'imponente utenza mondiale dall'altra la stessa potrebbe giudicare questa mossa come un invasione di un campo considerato neutrale e lontano dalle regole dello stesso Facebook. Tre dei principali quattro mezzi di comunicazione più diffusi richiameranno tutti alla casa madre, Messenger (applicativo di chat proprio del social Facebook), Whatsapp e Instagram. A rimanere ancora "fuori" dal predominio è la piattaforma Telegram.