I fiumi d'inchiostro spesi per diramare la profezia Maya sulla fine del mondo sono stati tanti. Il Conto Lungo dell'antica popolazione mesoamericana è entrato nelle nostre case con tutti i mezzi possibili e si è fatto tormentone, divertissement, superstizione, curiosità. Mano a mano che ci si avvicina alla data X, però, si parla sempre meno di “fine” e molto più di “inizio”, lasciando spazio all'idea di una globale rigenerazione e dando tregua ai poveri Maya che da mesi si rivoltano nella tomba.
E a proposito di globale rigenerazione, l'artista Michelangelo Pistoletto si è fatto promotore di un'iniziativa volta a coinvolgere i creativi di tutto il mondo in programma proprio per il 21/12.
Il punto centrale della riflessione non saranno tanto i Maya, quanto il simbolo e il concetto di Terzo Paradiso, elaborati dallo stesso artista alcuni anni fa. Il simbolo è una variazione dell'otto rovesciato indicante l'infinito, modificato dall'inserzione di un terzo anello per simboleggiare un connubio tra natura e progresso che dia origine ad un'umanità nuova e più responsabile.
Sono tante le realtà che hanno aderito al progetto nei modi più disparati. A Johannesburg la rinascita sarà connessa alla storia dell'uomo e vi saranno iniziative culturali a tema presso il sito archeologico noto come “culla dell'umanità”, luogo di ritrovamento dei più antichi resti ominidi. Salendo a Marrakesch, la rinascita sarà invece celebrata tramite un workshop per bambini ideato dalla biblioteca Dar al-Ma'mûn, costruita alcuni anni fa in un'area socialmente disagiata della città.
Il progetto è volto alla creazione di veri e propri libri e propone la cultura come rinascita, simbolica ed effettiva.
Non mancano poi iniziative legate alla riproposizione del simbolo coniato da Pistoletto. Si va infatti dalla costruzione di un grande labirinto di neve con la caratteristica forma a tre cerchi nei giardini pubblici di Novgorod, fino alla preparazione e distribuzione del “pane del Terzo Paradiso” a Lecco.
Il cibo, infatti, è un altro grande protagonista, dato il suo significato simbolico: il pane sarà riproposto di nuovo a Copenaghen nel corso di una performance che coinvolgerà anche musica e palloncini, mentre a Graz sarà organizzata una cena all'insegna della convivialità dove ciascun partecipante porterà qualcosa.
La condivisione sarà centrale anche a Parigi, dove attorno alla piramide del Louvre si riuniranno 365 persone per spegnere altrettante candele contemporaneamente, come ad una grande festa di compleanno.
A Bruxelles, città multiculturale per eccellenza, la parola d'ordine sarà invece l'unione delle diversità, con un'installazione volta ad integrare i simboli delle religioni e il pensiero laico. I riti pagani troveranno poi spazio nella città portoghese di Guimarães con la proiezione di cortometraggi sulle ritualità connesse al 21/12 inteso come solstizio d'inverno. Infine, un'iniziativa di stampo ambientale è prevista nella Val di Susa, dove un cordolo umano coprirà i 54 km tra Susa e Torino prendendosi per mano alle 12.21 esatte per sancire un'alleanza tra uomo e natura.
I progetti sono tanti, ma l'idea è una e chiara: abbiamo un pretesto per fermarci e pensare se vogliamo essere davvero quell'umanità nuova e responsabile. Se sì, le belle intenzioni del 21/12 non dureranno un giorno, ma si faranno veri punti di partenza all'insegna della cultura, della solidarietà e del rispetto per l'ambiente che ci circonda.